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Il Massaggio Sea Malay

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Come può un massaggio, per quanto armonioso, distribuito sull’interezza del corpo ed aggraziato fra movimenti e spinte, presumere di agire sull’unità triadica corpo-mente-spirito? Non esistono, come emerge in più parti di questo libro, testi sui presupposti teorici e gli aspetti cronologici del massaggio Sea Malay, eppure, al pari di altri massaggi tradizionali estremo-orientali, esso si fonda sull’assunto che, attraverso il corpo, si possa equilibrare tutto l’individuo: la sua mente, la sua anima, l’interezza del suo Io.

Il Massaggio Sea Malay è un antico massaggio rituale, praticato in Indonesia, nella zona di Medan e di Palembang, utilizzato probabilmente come “rito di passaggio”. Si tratta di un massaggio con semplici strutture teoriche, giocato prevalentemente sul piano dell’energia e creato con l’obiettivo di attivare specificamente i tre chackra che entrano in gioco nelle dinamiche del rapporto interpersonale e affettivo: il secondo chakra (quello della sensualità), il quarto (l’amore incondizionato) e il settimo (l’amore spirituale che si apre all’intero universo).

Il Sea Malay Massage presenta manualità assai differenti da quelle normalmente utilizzate dalla massoterapia occidentale: tecniche geometriche, dal forte carattere ipnotico, manovre vibratorie, fasi di rocking delicato, lunghe tecniche di avambraccio. Lavora principalmente in posizione prona, concludendosi con un delicato trattamento sul viso e la testa. Si tratta di una metodica massoterapica di origine indonesiana, sviluppatasi nel I secolo a.C., quando secondo la leggenda veniva chiamato il Massaggio delle Regine e comprende elementi desunti dalla Medicina Indiana e da quella Tradizionale Cinese.

Oltre che negli stati ansiosi e depressivi si è dimostrato molto utile in corso di fibromialgia. L’agopuntura sia somatica che auricolare (auricoloterapia) si rivela utile nel corso delle diverse varietà di ansia. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) nel Cuore risiede l’Energia mentale vera e propria, nello Stomaco e nella Milza si conserva il pensiero, nel Polmone alberga l’intuizione e l’istinto di sopravvivenza, nel Rene si dà vita alla volontà, nel Fegato sta la forza di decisione. Trattando i diversi punti dei meridiani o gli interi meridiano con il massaggio, è possibile agire sul disagio psichico individuale. I punti più spesso impiegati sono H7, PC6, LR3, CV17, CV22, GB34, ma solo una sapiente e dettagliata analisi consente schemi terapeutici adeguati ed efficaci. L’agopuntura somatica ed auricolare si rivelano particolarmente utili nelle forme di ansia somatizzata.

L’associazione fra agopuntura ed un tipo di massaggio tradizionale indonesiano (definito “sea malay”) si è rivelata molto incisiva, nel breve e medio termine, nelle forme di ansia con fibromialgia. Questo massaggio favorisce la nascita di un nuovo rapporto con il corpo, più diretto e immediato. Il massaggio implica un cambiamento profondo e una partecipazione attiva del corpo, ma anche della mente. Massaggiare il corpo significa raggiungere la consapevolezza di possedere un’energia interiore che è possibile stimolare, risvegliare; significa capire che la vita scorre dentro di noi, che il corpo è in continua trasformazione perché rappresentato da un’immagine dinamica, energica. E’ utile per rilassarsi e per ritrovare la calma e la tranquillità dopo una giornata frenetica.

L’obiettivo delle medicine naturali è proprio quello di individuare lo schema della materia vivente e di agire non tanto su di esso quanto con esso, seguendo le sue linee di forza che vanno naturalmente verso l’equilibrio. L’azione, quindi, non è sulla materia, ma sullo schema di fondo, sulla mente e se vogliamo sulle “configurazioni energetiche” che organizzano la materia stessa. Non si agisce sulla singola parte ma sulla “totalità”, che si configura nelle infinite e cangianti forme del reale. In questo senso il Sea Malay è medicina olistica ed insieme alchemica, poiché ogni atto terapeutico non modifica solo la statica corporea, ma influenza la “rete” nella sua interezza, anche per gli aspetti più sottili ed immateriali.

Il Sea Malay, come tutto il pensiero medico di area sinica, si basa sull’idea che la vita si fonda su una "energia" che, aggregandosi, dà luogo ad aspetti visibili ed invisibili nel microcosmo uomo e nell’intero universo. Il massaggio Sea Malay appartiene, poi, al novero delle medicine "sacre". Quando usiamo l’aggettivo “sacro” per definire un atto medico, non facciamo riferimento a contenuti di natura religiosa, ma ad una costante ricerca di armonia fra microcosmo e macrocosmo, interiorità ed esteriorità, fra l’individuale ed il collettivo (sacer in latino indica il grado di equilibrio raggiunto fra gli opposti). Gli scopi della ricerca “sacra” o “tradizionale” sono quelli relativi alla comprensione dell’Uomo e dell’Universo, attraverso un’analisi millenaria degli elementi che condizionano il divenire umano ed i fenomeni naturali.

Questo massaggio, pertanto, prima ancora che olistico è basato su una “strutturazione ecologica” e sviluppa un programma ben definito che porta l’uomo ad imparare a vivere nel proprio ambiente, nel proprio villaggio, nella propria città (oikos in greco vuol dire “casa”, “abitazione”), partendo dall’imparare a vivere nel proprio corpo. Al pari, infine, della Medicina Cinese o Tibetana, il Sea Malay è medicina "astrologica", dal momento che non considera casuale la forma del nostro corpo. Secondo la tradizione orientale è proprio il corpo, di cui veniamo dotati alla nascita, che, saggiamente amministrato, ci permette di realizzare gli scopi della nostra esistenza. Il fato si esprime attraverso il corpo e le sue qualità innate, mentre il destino (destinum indica il “ribadire con forza”) corrisponde alla nostra capacità di realizzazione del mandato attraverso un continuo allenamento corporeo mirato (essenzialmente) alla ricerca di un equilibrio tra la salute mentale e fisica.
 

Per approfondire
Galluzzo E., Erice P., Di Stanislao C.: Il massaggio Sea malay, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2002.


 


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