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Il massaggio energetico in età pediatrica 

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Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente nella cultura di molti Paesi Orientali. In Occidente arriva tramite Vimala Mc Lure (Stati Uniti - Colorado), attiva a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Nell’1981 nasce l’I.A.I.M. (International Association Infant Massage)[www.bio.davidson.edu/people/midorcas/animalphysiology/websites/2001/Vogel/infantmassage.htm], mentre in Italia, viene introdotto una ventina di anni fa, grazie alla genovese Benedetta Costa che, nel 1989, fonda nasce l’A.I.M.I. (Associazione Italiana di Massaggi Infantile) [http://www.bimboflap.it].

Tecnica mista che si giova di vari apporti e differenti tradizioni, il massaggio infantile è un linguaggio non verbale, un contatto corporeo, un’ esperienza ed una espressione umana che:

  • Promuove uno stato di benessere psico-fisico-emotivo, stimolando le funzioni vitali:respirazione, circolazione, difese immunitarie, sistema nervoso, ecc.
  • Insegna a rispondere alle situazioni di stress con il rilassamento.
  • Aiuta nella comprensione dei messaggi, non sempre chiari, che arrivano dai bambini.
  • Sostiene nel creare, riequilibrare, approfondire, la relazione genitori-figli.

Il massaggio infantile è una tecnica nella quale vengono privilegiati l’ascolto e l’attenzione. É un mezzo per dare e ricevere. É anche una tecnica scientifica, equilibrata e completa che unisce massaggio indiano rilassante, massaggio svedese stimolante, riflessologia (mani, piedi), yoga (addome in particolare).

Il massaggio può incominciare a un mese di vita ed accompagnare la crescita del bambino naturalmente, con varie modifiche e adattamenti. Può cominciare anche a un anno o più tardi e può durare per tutta la vita.

L’esperienza del massaggio rimane impressa nella "memoria corporea", come contatto profondo con se stessi e con gli altri; aiuta nelle situazioni di stress in particolare, ma anche nelle situazioni quotidiane. In situazioni particolari (es.: presenza di un solo genitore, adozione, affidamento, bambini maltrattati…) può offrire l’esperienza di un contatto positivo e rassicurante. In situazioni di handicap il bambino con disabilità mentali, visive o uditive o dello sviluppo non può rispondere a messaggi normali ed è più difficile anche la comprensione dei messaggi da lui inviati. In tali casi il massaggio è un reale aiuto: offre benefici fisiologici e facilita lo sviluppo dell’interazione genitore-bambino .

La pelle è il primo organo che si sviluppa, e il tatto il primo senso ad essere attivo. Il senso del tatto è pienamente formato a sette settimane di gestazione, quando il feto è lungo due centimetri.

Il tatto è diverso da tutti gli altri sensi in quanto implica sempre la presenza del corpo che tocchiamo e del nostro corpo che tocca l’altro. A differenza che nella vista e nell’udito, nel contatto sentiamo cose dentro di noi , dentro il nostro corpo. Nel gusto e nell’olfatto le esperienze sono limitate alle superfici della cavità nasale e del palato.

Il senso del tatto è diffuso sull’intera superficie della pelle, ma le terminazioni nervose sono concentrate soprattutto in alcune zone: palmo della mano e dita - pianta del piede - labbra. L’area della mano occupa un terzo del centro motorio del cervello.
Le mani, e specialmente le punte delle dita, sono collegati al cervello con un numero di nervi infinitamente superiore a quello dei nervi che collegano al cervello altre parti del corpo.
L’area del cervello dedicata alle labbra è sproporzionatamente vasta rispetto a quella dedicata ad altre strutture che sono anche in relazione con le labbra.

Nella pianta del piede terminano 72.OOO nervi. Durante o prima delle infezioni virali di qualunque tipo, i piedi dei bambini presentano parecchi punti dolenti. Pressioni giornaliere su tali punti, e un delicato massaggio, lo aiutano a "rivitalizzarsi”. Anche se il tatto non è di per sé un fatto emotivo, non è sentito solo come semplice modalità fisica, ma, affettivamente come sentimento.

Le esperienze del bambino di contatto col corpo della madre costituiscono il suo primo e fondamentale mezzo di comunicazione, il suo primo linguaggio, il suo primo contatto con un altro essere umano.
Il bambino si identifica con le esperienze tattili che fa nei primi sei mesi di vita. Col massaggio lo aiutiamo a prendere coscienza del suo corpo. Solo acquisendo la coscienza dei propri confini , all’inizio costituiti dal corpo, può allargarli, acquisire autonomia, andare verso spazi sempre più aperti. Toccare è far passare l’amore attraverso la pelle.

Occorre che il massaggio sia gestito in casa, con un rapporto diretto fra genitori e figli. Occorre, pertanto, che il personale esperto formi e strutturi tale rapporto. Il miglior modo di procedere è attraverso un insegnamento a piccoli gruppi di bambini e genitori, nel corso di quattro o cinque incontri settimanali della durata di un’ora circa. Durante questi incontri sono insegnate la teoria e la pratica del massaggio, oltre a discute di temi relativi alla prima infanzia.

L’insegnamento della tecnica è adattato all’età del bambino e alla situazione individuale. Ad esempio in caso di un bambino con disabilità mentali, visive, uditive, e dello sviluppo, esso non può rispondere a messaggi normali ed è più difficile la comprensione dei messaggi da lui inviati.

É importante lavorare insieme al fisioterapista e agli altri terapeuti, ma la funzione peculiare del Massaggio Infantile è aiutare la comunicazione tra bambini e genitori e sostenere questi ultimi.
Quando nasce un bambino disabile, i genitori si trovano di fronte alla perdita del figlio "normale" che si aspettavano e, spesso, le loro reazioni interne sono: rabbia, rifiuto, disorientamento, depressione. Spesso questo disorientamento può compromettere seriamente la relazione con il loro bambino. Il massaggio si pone come reale supporto per i genitori, perché il contatto fisico col loro bambino produce un effetto nel loro cuore che porta all’affermazione di sentimenti positivi e amorevoli; facilita la comprensione dei messaggi inviati dal bambino, e porta verso la costruzione di un rapporto.

I genitori hanno bisogno di un aiuto concreto. Il massaggio è un aiuto concreto, sia per i benefici fisici che produce sul bambino, sia per l’interazione, la facilitazione nella comprensione dei messaggi inviati dal bambino.

Il contatto fisico è molto importante fin dal primo giorno di vita, soprattutto per questi bambini. Il bambino disabile è un po’ come un neonato: molto sensibile, istintuale, e va ascoltato molto attentamente. Possiamo così sentire di cosa ha bisogno, cosa gli piace, e cominciare a toccarlo in quelle parti del corpo. A volte, è stato traumatizzato in alcune zone, sottoposto a interventi dolorosi; dobbiamo avvicinarci a queste zone con molta delicatezza.

É importante anche trovare il massaggio più appropriato ad ognuno, aiutare le persone che sono a contatto col bambino ad avvicinarsi a lui "in ascolto".

Quando il bambino comincia a "gattonare", muoversi diventa per lui la cosa più importante. Comincia allora a diventare difficile massaggiarlo, ma non impossibile. É necessario modificare alcuni movimenti, inventare giochi, servirsi di filastrocche....insomma essere "creativi" e "massaggiare le parti "a portata di mano". A volte rifiuta il massaggio, come simbolo di indipendenza, ma, se è stato massaggiato da neonato, è in genere una fase transitoria.

Da uno a tre anni il bambino vive tappe evolutive molto importanti: apprendimento del linguaggio, educazione al vasino e controllo degli sfinteri, eventuale inserimento all’asilo nido. Il massaggio si pone come supporto, aiuta i genitori a leggere i segnali che il bambino manda e a intervenire nei momenti di richiesta.
Da tre anni il massaggio diventa sempre più gioco, anche di gruppo: è questa l’età della strutturazione del gioco con gli altri.

Per il bambino della Scuola Elementare, è di grande aiuto nel continuare a percepire il suo corpo, per la scoperta di sè e del mondo circostante. "Essere insieme" lo aiuta ad aprirsi.
Un massaggio può aiutarlo a rilassarsi per un "risultato scolastico" non brillante. Può rilassare i muscoli della schiena irrigiditi per essere stato fermo molte ore.

Il corpo si modifica tutta la vita. E’ un’avventura affascinante scoprire i suoi bisogni. Dovremmo avvicinarci all’adolescente con la stessa delicatezza e attenzione con cui ci avviciniamo al neonato.
Un massaggio alla schiena al figlio che il giorno dopo ha un compito in classe, è un prezioso momento di comunicazione in un’età in cui i grandi cambiamenti a livello fisico , psichico ed emotivo creano conflitti e disorientamento. 

Autori: Carlo Di Stanislao, Alberto Lomuscio, Davide Ottolini, Emanuela Camera.

Indirizzo per chiarimenti I.O.M.E.
Sito: www.iomeitalia.org 
E-mail: info@iometalia.org   

Si ringrazia per la collaborazione Associazione Medica per lo studio dell’Agopuntura


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