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Il colluttorio, arma strategica contro la crescita e la vitalità della placca

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Carie e parodontite rappresentano ancora oggi le patologie a più alta incidenza in gran parte del mondo. Alla base di entrambi i disturbi c’è un comune nemico: la placca sopragengivale che, al suo variare, determina da una parte l’avvio del processo di demineralizzazione che conduce alla carie, dall’altra l’instaurarsi dell’infiammazione gengivale, primo passo verso più gravi forme di malattia parodontale.

E’ per questo motivo che quella contro la placca è diventata una vera e propria battaglia, combattuta quotidianamente con l’aiuto di armi diverse:

- igiene orale quotidiana
- corrette abitudini alimentari
- visite periodiche dal dentista
- utilizzo di prodotti in grado di facilitare l’attività di prevenzione e favorire il mantenimento delle condizioni di salute del cavo orale.

Oltre a corrette misure di igiene orale, tra i prodotti che presentano queste capacità i colluttori giocano oggi un ruolo fondamentale nel controllo della placca sopragengivale e, quindi, nella prevenzione delle gengiviti.

L’esperienza dell’Università di Saarland (Amburgo): quattro formule e un placebo. Nel corso di uno studio pubblicato nel 2001 dal “Journal of Clinical Periodontology”*, sono state valutate le capacità inibitorie sulla placca, e il conseguente effetto sulla vitalità, di quattro collutori con diversa formulazione e privi di alcol. I dati emersi dimostrano che tali soluzioni, confrontate con un placebo, risultano tutte efficaci ma con qualche differenza sostanziale.

Ai diciannove volontari coinvolti nello studio (condotto in doppio cieco e randomizzato, basato su cicli di quattro giorni di ricrescita della placca), è stato chiesto di effettuare gli sciacqui due volte al giorno con 15 ml della soluzione assegnata tra quelle in esame (un collutorio a base di fluoruro amminico/fluoruro stannoso, due soluzioni con diverse concentrazioni di Triclosan, una soluzione a base di clorexidina e un placebo).
Dopo una seduta di igiene dentale professionale, effettuata il giorno di partenza del test, nei successivi quattro giorni i volontari si sono astenuti da qualunque azione meccanica per la rimozione della placca, utilizzando solo il collutorio come procedura di igiene orale.

L’indice di placca secondo Silness e Loe è stato controllato quotidianamente, così come, tramite la tecnica della fluorescenza vitale, è stata valutata la sua vitalità, con individuazione del rapporto tra i batteri vitali e quelli morti presenti nei campioni di placca sopragengivale prelevati.

Questa tecnica è molto interessante perché permette di valutare l’efficacia di un prodotto non solo in relazione alla quantità di placca, bensì considerandone anche la sua qualità. La differenziazione tra batteri vitali e non, infatti, determina l’effetto antibatterico di un collutorio e la sua conseguente azione ritardante sulla formazione della placca.
Il quarto giorno, infine, ci si è avvalsi di un programma computerizzato per il calcolo in percentuale dell’area di placca accumulata sulle superfici dei denti.

Tenuto il placebo come termine di paragone, la soluzione di fluoruro amminico/fluoruro stannoso ha dimostrato di essere in grado di ridurre l’indice di placca con percentuali crescenti nel corso dei quattro giorni dal 15,7% del primo giorno, fino al 44,7% del quarto. La riduzione dell’area di placca è stata stimata nell’ordine del 61,9%.
La capacità di riduzione della vitalità della placca sopragengivale ha registrato valori tra il 30,9% e il 36,6%.

Azione analoga, ma con valori inferiori, è stata registrata per la soluzione contenente clorexidina. Pur partendo da una riduzione maggiore dell’indice di placca per il primo giorno (19,4%), i valori registrati successivamente non hanno superato il 40,4%, con una percentuale di riduzione dell’area di placca del 48,9%. L’entità di riduzione della vitalità della placca si è mantenuta tra il 15,9% e il 24,9%.

I due collutori contenenti Triclosan si sono dimostrati significativamente efficaci in confronto al placebo, ma con valori più contenuti rispetto alle altre soluzioni esaminate per quanto riguarda tutti i parametri del test.

Dai risultati dello studio emerge quindi che, confrontate con il placebo, tutte le soluzioni sono significativamente efficaci nell’influenzare la qualità e la quantità della placca.
Ma anche che il collutorio contenente fluoruro amminico/fluoruro stannoso, facendo registrare i valori più alti, si conferma come un’arma estremamente efficace per prevenire la formazione della placca e inattivare la placca residua riducendone la vitalità. Senza tralasciare naturalmente una corretta igiene orale domiciliare e la buona abitudine di sottoporsi a periodiche visite di controllo dal proprio dentista.

L’associazione fluoruro amminico/fluoruro stannoso è la caratteristica innovativa della linea di prodotti Meridol perl’igiene orale, da un anno nelle farmacie italiane grazie a GABA, azienda elvetica con quaranta anni di esperienza nell’oral care.



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