Il trucco della donna asiatica


Come dobbiamo comportarci quando la nostra cliente non è europea ma si presenta con dei favolosi occhi a mandorla?
Intanto dobbiamo sfatare il mito per cui si è portati ad associare l’oriente al trucco delle geishe, fondo bianco e labbra rosse da bambolina.
Finalmente nel XXI secolo si è raggiunto un livello di globalizzazione per cui il trucco segue delle regole piuttosto canoniche di correzione ed abbellimento. Non facciamoci però ingannare da ciò e non cerchiamo a tutti i costi di “occidentalizzare” questi meravigliosi visi ovali.
In primo luogo preoccupiamoci del colore del fondo che sarà sempre chiaro, dal rosa pallido al biscotto o rosa salmone. Più la pelle è olivastra e più assorbe il rosso.
Con lo scuro cercheremo di incavare leggermente le guance, ma senza esagerare per non creare delle macchie.
Gli occhi sono molto particolari perché possono avere una palpebra superiore molto sottile o addirittura inesistente, coperta dalla “plica mongolica”.
Per ingrandirli e valorizzarli andranno disegnati con una matita scura, partendo dall’angolo interno ed interamente ombreggiati con un ombretto scuro su tutta la palpebra, specialmente verso l’esterno dell’occhio. Le ciglia finte a ciuffetti, opportunamente applicate, saranno di grande effetto.
All’interno dell’occhio può essere applicata una matita chiara o scura a seconda della dimensione e dell’effetto che si vuole ottenere: a volte lo scuro, pur rimpicciolendo, garantisce molta intensità allo sguardo.
Le sopracciglia non andranno molto depilate in quanto un po’ di spessore rende l’occhio meno piatto.
Le labbra manterranno una forma arrotondata e la scelta del rossetto varierà a seconda delle occasioni.