Con il windsurf, come con ogni imbarcazione a vela, possiamo raggiungere ogni
punto desiderato; per ogni rotta, detta andatura, esiste una
posizione ideale del corpo e della vela.
Angolo morto: da 0 a 45 gradi rispetto allorigine del vento. Settore
nel quale non si può navigare direttamente perché troppo vicino alla direzione
del vento (la vela non riesce a prendere vento da una sola parte e fileggia).
Bolina: andatura compresa tra langolo morto e il traverso. Dai 45
agli 89 gradi rispetto alla direzione del vento.
è lunica andatura che permette
di risalire in un punto sopravento rispetto alla posizione di partenza.
Traverso: 90 gradi rispetto al vento, compresa tra la bolina e il
lasco. è landatura di base;
si parte, infatti, sempre al traverso.
Lasco: è landatura più veloce poiché permette di sfruttare al massimo
la spinta del vento; è compresa tra il traverso e la poppa.
Poppa: 180 gradi. Si naviga
nella stessa direzione del vento; è unandatura poco usata perchè non consente
grandi velocità ed il controllo della tavola risulta estremamente difficoltoso.
Il lasco e la poppa vengono
comunemente chiamate "andature portanti".
Bordeggiare
Per raggiungere un punto situato (B)
vicino allorigine del vento dobbiamo bordeggiare. Per bordeggio si intende
unandatura costantemente di bolina (bordi di bolina), alternata sulle due mura
e intervallata da virate (cambi di mura con la prua al vento).
Sopravento e sottovento
Altri due concetti fondamentali del
windsurf sono: sopravento e sottovento. Il riferimento è sempre ad
un punto; se, ad esempio, ci troviamo sulla spiaggia, tutto ciò che viene
toccato dal vento prima di noi si dice sopravento a noi. Viceversa, tutto quello
che viene toccato dal vento dopo di noi si dice sottovento (a noi).
Nello stesso tempo la parte della
tavola (rispetto al suo asse longitudinale) toccata per prima dal vento è detta
sopravento, laltra sottovento.
Vedremo in seguito quale sarà la
nostra posizione in ogni andatura.
Orzare e poggiare: il passaggio da
unandatura allaltra
Il windsurf, a differenza della barca
a vela, non è fornito di timone. La pinnetta fissata sotto la poppa della tavola
non è mobile e svolge principalmente la funzione di stabilizzare la direzione.
Lunica parte mobile che può influire
in ogni situazione sulla direzione presa dalla tavola è la vela.
Essa, oltre a rappresentare il
"motore" del windsurf, sostituisce il timone tramite lo spostamento del centro
velico rispetto al centro di deriva e alla direzione del vento. Per centro
velico si intende il punto in cui si concentrano tutte le forze che agiscono
sulla vela; per centro di deriva, invece, il presunto punto di
applicazione di tutte le forze che agiscono sullopera viva.
Sia durante il brandeggio che dopo la
partenza in andatura, la tavola a vela può essere direzionata con un semplice
movimento della vela.
Nella prima fase dellapprendimento
dovrai riuscire, una volta alzata la vela dallacqua, a direzionare la tavola
nellandatura al traverso per partire nella posizione corretta. Ti sarà
indispensabile sapere che, tenendo sempre lalbero senza afferrare il boma, se
sposti la vela verso prua questa si allontana dal vento (poggia).
Se invece porti la vela verso poppa,
la tavola gira sotto i tuoi piedi in senso opposto, avvicinandosi con la prua
alla direzione del vento (orza). Ad esempio, durante la navigazione (andatura)
al traverso, il centro velico si trova perpendicolare sopra il centro di deriva,
lalbero è leggermente inclinato verso prua ed il boma assume una posizione
parallela rispetto alla tavola e allacqua.
Orzare
Inclinando la vela sottovento verso
poppa, con la bugna verso lacqua, la superficie velica e il centro velico si
spostano a poppa. Ciò determina uno spostamento laterale della poppa verso
sottovento e la prua gira di conseguenza verso il vento.
Questo cambio di direzione si chiama
"orzare".
Poggiare
Inclinando la vela sopravento in
avanti, gran parte della superficie velica si sposta verso prua, facendo
avanzare anche il centro velico. Questo spostamento delle forze agenti sulla
vela verso prua provoca una pressione sulla prua stessa, che viene indotta a
girare verso il lato sottovento.
Questo cambio di direzione si chiama
"poggiare".
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