10 maggio 2005
Eccomi qui, finalmente abbiamo
iniziato ad assaporare il clima e i colori marocchini che per giorni abbiamo
aspettato e sognato.
Dopo una giornata passata nella chiassosa e caotica Marrakech abbiamo iniziato
la pedalata che ci porterà, a fine settimana, alle prime dune del Sahara.
A Marrakech abbiamo preparato le bici e incontrato la nostra guida, il cuoco e
gli autisti che ci accompagneranno durante quest’avventura. Nella Jemaa el Fna,
la grande piazza di Marrakech, ci siamo deliziati nei banchetti all’aperto
gustando i mille colori,odori e sapori che solo qui ci avvolgono.
Oggi
siamo arrivati ad Ait Benhaddou, attraversando la vecchia strada che conduce a
Ouarzarate, pedalando contro un forte vento alla temperatura di circa 33 °.
Credo ritorneremo con una tintarella niente male!
Tra i meravigliosi incontri fatti con le persone del posto voglio raccontarvi di
un piccolo episodio cui abbiamo assistito: un piccolo carro carico di uova si è
rovesciato mentre passavamo, forse perché i muli si sono spaventati incontrando
noi bikers, una presenza un po’ insolita in quelle vie… Così ci siamo ritrovati
ad aiutare questo povero uomo a risollevare tutto il carico e a proseguire per
la sua strada…
14 maggio
I giorni qui trascorrono troppo velocemente, a detta dei ragazzi... e siamo
gia arrivati a Zagorà!
Abbiamo lasciato i paesaggi un po’ aridi e un po’ vulcanici che caratterizzano
la zona del Sahro per arrivare nella verde Draa Valley.
In
questi giorni abbiamo pedalato per chilometri, a volte quasi in completa
solitudine... è bello, infatti, ogni tanto staccarsi anche dal compagno e fare
un po’ di strada da soli per ascoltare se stessi, i rumori della natura e lo
scricchiolio della propria bicicletta. In alternanza ai tratti percorsi con
tutto il gruppo, dimenticando la stanchezza con grandi chiacchierate, racconti e
risate!
A volte, invece, sono gli incontri con i bambini che giocano lungo la strada a
farti compagnia e a metterti davvero in contatto con la realtà di questi posti.
Ci siamo fermati diverse volte, anche
perché qualcuno di noi ha regalato biro e quaderni, graditissimi dai bambini,
anche se io normalmente nei miei viaggi consiglio di portare queste cose nelle
scuole o di consegnarle direttamente agli anziani del villaggio, per evitare che
i bambini si abituino a vivere in strada aspettando che i turisti elargiscano
loro qualche piccolo regalo.
A volte s’incontrano uomini con i loro carretti pieni di legna che rientrano a
casa così carichi che quasi sembrano trainati dal nulla, poiché, in lontananza,
i muli non si vedono, tanto è grosso il carico.
A volte s’incontrano esili donne che trasportano a spalle fascine di legna così
pesanti che hanno bisogno di riposarsi appoggiando il carico sopra qualche
sasso. Per poi ripartire, più tenaci che mai.
Durante le nostre pedalate siamo sempre accompagnati dall’arancione e dal rosso,
colori predominanti e caratteristici di questi luoghi e di queste montagne.
Al calar del sole ci entusiasmano le
numerose tonalità che riusciamo ad apprezzare al variare della luce.
Nella Draa Valley, invece, sono le numerosissime piante di datteri a farci da
cornice; questa zona, infatti, è la parte del Marocco più ricca di palmeti e
sicuramente qualcuno di noi tornerà a casa con qualche Kg di datteri come
souvenir.
Siamo arrivati a Zagora ed alloggiamo in un campo berbero con enormi tende nere
dove riposeremo dopo una speciale cena a base di cous cous e tajine…in questi
giorni i nostri cuochi ci stanno viziando alla grande e noi non facciamo certo
complimenti…
Un saluto e a presto con foto e racconti dei partecipanti.
Maurizio
www.mauriziodoro.it
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