cp3 ore 8:29 giorno 8 novembre.
Ricordiamo che il Naturaid è una gara unica nel suo genere e la più estrema
al mondo dopo quella in Alaska, e proprio in questa edizione,per confermare
questa sua particolarità, le condizioni atmosferiche impediscono grandi ritmi e
provano fisicamente e psicologicamente tutti gli atleti.
Fino ad ora il tempo non ha aiutato questi temerari, violenti acquazzoni, venti
freddi e grandinate hanno sgranato e fatto impegnare i concorrenti che hanno
escogitato tutte le tecniche di sopravvivenza di loro conoscenza. Abbiamo visto
atleti avvolgersi in cellophane e fogli di alluminio il corpo, i piedi e le
mani, qualcuno in qualche villaggio ha anche comperato del materiale per
cambiarsi come calzini, maglie e guanti di plastica.
In testa ci sono sempre il forte svizzero Reto Koller e lesperto Raffaele
Verzella che procedono molto caparbiamente e sembra loro non dar fastidio la
pioggia e il freddo. Superano i guadi e i torrenti che si formano e scendono in
canali dalle montagne di argille scaricando fango rosso. Anche loro si sono
avvolti i piedi con sacchetti di cellophane chiusi con il nastro isolante.
Seguono i due amici il triatleta Mauro Miorelli e il viaggiatore Sebastiano
Favaro a 2 ore di distacco.
Daniele Modolo sembra sia meglio e sta recuperando le prime posizioni, ha con se
una grande scorta di buste di cibi disidratati che gli garantiscono sempre un
pasto energetico.
Stupisce ancora Mirko Marki che sembra molto determinato a portare a termine
questa Gara-Avventura Estrema. E partito con 2 grandi borse laterali sulla bici
con dentro molto materiale, penalizzandosi con il peso, ma premiandosi per la
sua previdenza: lui è sempre asciutto.
Ci ha detto che in 20 ore in queste condizioni metereologiche il suo orologio ha
calcolato un consumo di calorie pari a circa 10.000.
Ieri è stata una giornata molto impegnativa anche per me che ero in jeep.
Arrivati al km 134 al ponte il percorso alternativo a sx era sbarrato da grossi
sassi e terra. Non si poteva passare. Il capo dei lavori ci impedisce di passare
sulle rocce e decidiamo di andare a chiedere al capo del villaggio. Dopo una
lunga trattativa la risposta rimane no. Rimaniamo immobili sotto la pioggia
battente. Pochi attimi e decido di far tornare la jeep indietro e io di
continuare oltre il ponte. Giro per il paese e cerco un taxi. Un giovane con una
macchina che è dir poco sgangherata, si ferma e mi fa caricare tutto il mio
bagaglio e lattrezzatura. Continuo così fino al cp 2.
Grandissima Olga Maffei, lintrepida ragazza trentina tenera nella sua
semplicità e gentilezza ha sbalordito tutti pedalando per ore ed ore sotto
lacqua in pantaloncini corti e canottiera, sicuramente è abituata ai grandi
freddi del nord Italia. Olga sta procedendo assieme alla fortissima e famosa
Ausilia Vistarini, molto conosciuta nell ambiente delle 24 ore, e a Stefano
Fabrizi di Milano. Un bellissimo trio che si sta divertendo e procede facendo
moltissime foto e mangiando in tutti i piccoli villaggi. Hanno con se ancora
tutto il loro cibo. Un attimo di sconforto per Michele Naccarato e Donatella
Brigagni che hanno preso molto freddo e si sono bloccati diverso tempo per
strada,erano sul punto del ritiro, ma le caparbie Ausilia e Olga li hanno
convinti a continuare a vivere questa avventura.
I primi ad arrivare al cp3 sono Raffaele e Reto si fermano meno di unora e
provano a raggiungere il cp 4 nella notte, dato che il tempo sembra essersi
messo al bello, il cielo è stellato e regna la luce della luna piena. 3 ore dopo
rientrano affaticati e infangati.
Raffaele dice di aver camminato per lungo tempo sulla pista infangata spingendo
la bici con le ruote bloccate dallargilla.
Gli altri atleti ascoltano le loro parole mentre la famiglia berbera che ha dato
disponibilità al cp offre loro zuppa legumi e pollo.
Mauro e Sebastiano esprimono lidea di partire per mezzanotte e tentare la pista
che porta a 2400m, ma io decido di far fermare tutti i perchè la pista è troppo
difficile e dò la possibilità di uscire dopo le 5 al mattina per fare la salita
al buio ma per poi raggiungere la parte fangosa con la luce e per poter seguire
un itinerario parallelo alla pista meno duro. Ieri sera un gruppo di 10 atleti è
arrivato al cp 3 ,sono stanchi infangati, ma sono molto contenti e si scambiano
le loro esperienze e le difficoltà incontrate.
Daniele Benoni ,dopo aver dormito al cp2 dove accusava mal di schiena,arriva
al cp3 il mattino con Paolo Tonelli un po deluso perchè ha consumato i pattini
dei freni e non ha il ricambio.
Verso mezzogiorno il francese Patrick Hameau, Giacomo Stefanelli e Michele
Naccarato sono sulla pista per il 3 cp. Li incontro e ridendo mi raccontano
delle loro avventure sotto la pioggia, grandine e nella nebbia, stanno vivendo
un grande contatto umano;la gara Naturaid dà questa possibilità.
Franca Visintin ed Elena Boscherini sfrecciano in discesa sulla pista che le
porta al 2 cp, mi raccontano del freddo patito e della difficoltà nel superare i
vari guadi sulle piste, ma il loro morale è altissimo specialmente Elena che
sembra non essere in gara ma in un tour fotografico,visto le tante foto fatte.
Alle 12:30 incontriamo Donatella Bragagni sofferente per una congestione che la
fa vomitare e non riesce a mangiare, la sua saggia decisione è quella del
ritiro. Veramente importante la sua decisione.
Brava. La gara ci sarà ancora e si potrà riprovare.
Maurizio Doro
Direttore di gara
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