Retinopatia diabetica: esperienze in Medicina Cinese 
 
Autori: Carlo Di Stanislao, Emilio Simongini, Mauro Navarra 
 
La retinopatia diabetica è una malattia subdola ed insidiosa. Il movente della 
retinopatia diabetica è la compromissione circolatoria determinata dal diabete 
stesso, con una progressiva chiusura dei capillari cui fa seguito una ridotta 
ossigenazione dei tessuti (1). Si distingue in varietà proliferative e non 
proliferative (2) . La retinopatia diabetica non proliferante si presenta con 
piccole emorragie, depositi (chiamati essudati) ed altre anomalie della 
circolazione retinica. Fondamentale, in questa fase, è la fluoroangiografia (A) 
che consente di visualizzare nel dettaglio tali anomalie, che devono essere 
trattate con l’argon laser (3)(B). Nelle fasi più avanzate la retinopatia 
diabetica diviene proliferante. Questo termine significa che si formano, 
all’interno dell’occhio, delle membrane contenenti vasi anomali (neovasi). Le 
membrane nascono dalla retina e dal nervo ottico e si accrescono come piante 
rampicanti, provocando distacchi di retina ed emorragie massive. In questo caso 
è importante la diagnosi ecografica (4).  
A questo punto l’unico possibile rimedio è l’intervento chirurgico di 
vitrectomia (C), con lo scopo di asportare il sangue, rimuovere le membrane e 
riattaccare la retina; tuttavia, i risultati se la retina è distaccata sono 
spesso deludenti ed il recupero visivo può essere estremamente limitato (5). A 
partire dai più antichi testi della Medicina Cinese (Su Wen capp. 4 e 47 (6), 
Ling Shu (7) cap. 46) la malattia diabetica, definita xiao ke, è descritta come 
turba dei Liquidi con Calore-Secchezza al Triplice Riscaldatore e deficit 
costituzionale di Jing e di Yin (8). Circa le cause si dividono in 
costituzionali ed acquisite (9):  
  
- Cause costituzionali: La causa principale è un vuoto del Jing 
del Rene (jingshenxu) e, talvolta, un vuoto della radice yin del corpo (xuyin). 
L’anamnesi e l’esame obiettivo (guardare, toccare, interrogare, ascoltare) 
consentono di differenziare le affezioni diaffezioni di base. Le forme in cui si 
ravvisano simultaneamente segni di vuoto di jing e di yin sono le più difficili 
da trattare.  
- Cause acquisite: sono essenzialmente due: 
a. Intemperanze alimentari: gli errori dietetici sia quantitativi che 
qualitativi (natura, sapore degli alimenti) ledono la coppia stomaco/milza (wei/pi), 
causano catarro (tan) ed aggravano il calore (re) e la secchezza (zao) con 
esaurimento dei "liquidi".  
b. Turbe psichiche protratte: causano dapprima compressione del qi del fegato, 
poi sviluppo di calore e di fuoco (huo) interni, che colpiscono il sangue (xue) 
ed i liquidi organici (jin/ye).  
 
Fra il 1989 ed il 1999 abbiamo avuto modo di dimostrare, in una trentina di 
individui, che l’agopunura e la farmacoterapia cinese sono efficaci nel 
controllo della retinopatia diabetica, con variazioni anche significative della 
dose insulinica (in media 4 Unità) o degli ipoglicemizzanti orali (10). Più di 
recente abbiamo potuto notare che soprattutto le forme essudative e non 
proliferative, con diabete II di tipo francamente alimentare che, dal punto di 
vista della Medicina Cinese si legano a diabete con Fuoco allo Stomaco, sono le 
più responsive. I punti più attivi sono 6TB, 16MP, 36ST  (11)e la formula 
erboristica più efficace Yu Nu Jian (decozione della Bella di Giada), così 
composta (12):
  
 
- Gypsum Fibrosum (Shi Gao) 33%  
- Radix Rehmanniae preparata (Shi Di Huang) 22%  
- Radix seu Tuber Ophiopogonis (Mai Men Dong) 17%  
- Radix Achyranthis Bidentatae (Huai Niu Xi) 17%  
- Rhizoma Anemarrhenae (Zhi Mu) 11%  
 
Le sedute di agopuntura vanno condotte due volte la settimana e il decotto 
assunto mattina e sera. Il trattamento va eseguito per 2 mesi, con intervalli 
liberi di tre mesi. Il numero di pazienti trattati è ancora molto limitato, 
tuttavia appare evidente l’efficacia (come terapia d’appoggio a quella 
sostitutiva o farmacologica) dell’agopuntura e fitoterapia cinese nel migliorare 
parametri visivi, morfologici e strumentali.  
 
Note 
(A)(B) L’impatto della luce laser sulla retina ne provoca la 
coagulazione, che si traduce visivamente in uno sbiancamento; nelle settimane 
successive, si verifica una cicatrizzazione delle aree trattate che assumono un 
aspetto grigio-nero.  
 
(C) Con la vitrectomia si entra nell’occhio (attraverso minuscoli forellini) 
con strumenti di microchirurgia e si affronta il distacco di retina 
dall’interno. Ad esempio, nel disegno a fianco, lo strumento a sinistra è una 
fibra ottica per illuminare il campo e quello a destra una microforbice. Le due 
immagini sottostanti sono tratte da un filmato registrato durante un intervento 
e mostrano l’azione di una particolare forbice che solleva (a sinistra) ed 
incide (a destra) una membrana vitreale semitrasparente localizzata al di sopra 
della retina (arancione).  
 
Bibliografia 
1 Skyler J. S. 8° cura di): Atlante del diabete, Ed. CIC Internazionali, 
Roma, 2003.  
2 Vandelli G. : Compendio di Oculistica, Ed. La Goliardica Pavese, Pavia, 
1988.  
3 Peduzzi M.: Manuale di Oculistica, Ed. Mc Graw-Hill, Milano, 2000.  
4 Saraux H.: Oculistica, Ed.Masson, Milano, 1992.  
5 Bonavolontà A., Bonavolontà G., Greco G. M.: L’oculistica che tutti i 
medici dovrebbero conoscere, Ed. Idelsono-Gnocchi, Napoli, 1986.  
6 Husson A. : Huang Di Neijing Suwen, Ed. ASMAF, Paris, 1974.  
7 Wong M. : Ling Shu :Pivot d’Esprit, Ed. Masson, Paris, 1987.  
8 Auteroche B.: Xiaoke, Les Diabetes, Riv. fr. d’Acupunct, 1984, 38 : 
12-20.  
9 Borgonuovo R., Di Stanislao C., Cichetti A.: Nostra esperienza sulla 
retinopatia diabetica, Congresso AIMA, Roma, Atti, Ed. AIMA, Roma, 1989.  
10 Di Stanislao C.: La malattia diabetica: etiopatogenesi ed esperienze 
cliniche, http://www.progettodiabete.org/indice_ie1000.html?clinica/d10_2.html, 
1999.  
11 Ross J. : Points Combinations, Ed. Livingstone, London, 1996.  
12 Delcour A.: Phytotherapie Traditionelle Chinoise dans le traitment du 
Diabete, Folia Shinotherapeutica, 1992, 11 : 80-91. 
  
A cura di: 
Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura 
Presidente: Dr. C. Di Stanislao 
www.agopuntura.org  
Per chiarimenti: 
Carlo Di Stanislao 
E-mail: amsaaq@tin.it   
  
  
             
              
              |