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                    Camper supertecnologici con medici e ricercatori a disposizione del pubblico 
per effettuare visite specialistiche e controlli accurati gratuiti, volti a 
promuovere la diagnosi precoce dei melanomi maligni. L’iniziativa è partita 
sabato 21 e domenica 22 maggio a Gioia del Colle, in provincia di Bari, dove - a 
bordo dell’ospedale mobile - sono state effettuate 105 visite con nevoscopia, 
che hanno permesso di identificare un caso con melanoma maligno e 10 casi di 
lesioni ad alto rischio da sottoporre ad asportazione chirurgica.  
Le visite continueranno anche per i prossimi week-end, fino a luglio, 
questa volta in Campania. La prevenzione “itinerante” dei tumori cutanei 
avverrà nelle piazze di diversi comuni della regione, in particolare in quelli 
più distanti da centri ospedalieri specializzati (per esempio, i comuni del 
Sannio). 
L’iniziativa, un vero e proprio asse tra istituzioni pubbliche e private allo 
scopo di sconfiggere i tumori attraverso prevenzione, è stata messa in atto dai 
ricercatori dell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle 
ricerche di Alghero, in collaborazione con l’Istituto nazionale tumori di 
Napoli, l’Associazione Centro clinico di ricerche per le malattie genetiche di 
Gioia del Colle (Crmg), le Associazioni Uniti contro le malattie neoplastiche 
(Umana) onlus e l’House hospital (Hh) onlus di Napoli. “La nostra lotta per la 
prevenzione del melanoma è partita dalla Sardegna; siamo arrivati in Campania e 
in Puglia, ma cercheremo di estenderla su tutto il territorio nazionale” spiega 
Giuseppe Palmieri ricercatore dell’Icb-Cnr di Alghero e coordinatore 
dell’iniziativa.  
Contro una malattia complessa come il 
cancro occorrono interventi che abbraccino l’ambito della ricerca, della 
clinica, del territorio e l’azione concertata di diverse istituzioni. Il 
melanoma maligno cutaneo, in particolare, è uno dei tumori più temibili, sia per 
la sua elevata propensione a sviluppare metastasi sia per il continuo e costante 
incremento d’incidenza nella popolazione occidentale. “Grazie a queste 
campagne di prevenzione sono stati raggiunti traguardi importanti anche dal 
punto di vista della ricerca scientifica”, specifica Palmieri. “Infatti, 
la possibilità di accedere ad un’ampia casistica di pazienti con melanoma, molti 
dei quali sono stati identificati a bordo degli Hospital Car, ha permesso di 
partecipare alla scoperta di un nuovo gene, BRAF, coinvolto nei processi 
regolativi del ciclo cellulare del melanoma maligno, responsabile del 2% di 
tutti i tumori, del 5% di tutte le neoplasie cutanee, e del 65% delle morti per 
cancro della cute. Un altro risultato importante ottenuto grazie ai nostri 
screening nella popolazione del nord Sardegna è la identificazione dei 
principali fattori genetici (mutazioni nei geni BRCA1-2 e MLH1-MSH2) in grado di 
aumentare il rischio di insorgenza per diversi tipi di tumore (non solo 
carcinoma della mammella e del colon-retto ma anche tumori dell’ovaio, prostata 
ed endometrio)”. 
  
Per info 
Istituto di chimica 
biomolecolare di Alghero  
Giuseppe Palmieri, 
Icb-Cnr  
tel. 079/998 617 - Cell. 
339/2800855;  
gpalmieri@yahoo.com  
palmierig@icb.cnr.it  
  
  
             
              
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