Lo stress ossidativo è un fenomeno subdolo perché asintomatico: non provoca
disturbi o sintomi evidenti da poterli segnalare al medico curante, ma i
suoi danni protratti nel tempo contribuiscono all’insorgenza di patologie e
all’invecchiamento.
Per poter operare unopportuna prevenzione, è quindi indispensabile una
valutazione del grado del proprio stress ossidativo mediante specifici test.
La maggior parte delle tecniche analitiche di determinazione dello stress
ossidativo dell’organismo necessita di apparecchiature estremamente sofisticate
(es: la Risonanza di Spin Elettronico o ESR) non proponibili per ricerche di
routine. Altre tecniche misurano invece solo specifici tipi di radicali liberi,
predittivi solo di particolari patologie (es: anticorpi LDL ossidate e patologie
cardiovascolari).
Un’eccezione a questo è rappresentata dal metodo d-ROMs (determinazione
dei metaboliti reattivi dell’ossigeno) che attualmente è il test più idoneo
per misurare i radicali liberi con una tecnica affidabile, semplice e con
risultati facilmente interpretabili.
Il test d-ROMs è un test di laboratorio non invasivo, di uso
facile e rapido che, raccogliendo una goccia di sangue capillare dal
polpastrello, consente la determinazione quantitativa dei radicali liberi a
livello plasmatico.
Il d-ROMs misura la concentrazione ematica degli idroperossidi, composti
chimici instabili che si formano in uno stadio precoce dello stress ossidativo,
e quantizza lo stato di ossidazione in termini di Unità Carratelli (U CARR), dal
nome dell’inventore.
Sono considerati valori ottimali quelli inferiori a 300 U. CARR, valori
superiori indicano un lieve, medio, alto ed elevatissimo stress ossidativo.
Livelli di Stress Ossidativo |
U Carr |
Valori di riferimento |
250-300 |
Valore soglia (border line) |
300-320 |
Lieve stress ossidativo |
321-340 |
Stress ossidativo medio |
341-400 |
Forte stress ossidativo |
401-500 |
Fortissimo stress ossidativo |
>500 |
1 Unità CARRATELLI corrisponde a 0.08 mg di H2O2/100ml
Grazie alla possibilità di “misurare” il proprio stress ossidativo una
persona può avere une precisa idea della propria esposizione ai rischi dei
radicali liberi, può conoscere la velocità del suo “orologio biologico”, può
monitorare l’efficacia dei trattamenti farmacologici e delle integrazioni
nutrizionali, può controllare lo stress ossidativo associato a specifiche
patologie e/o trattamenti farmacologici, come quelli ormonali.
Chi volesse sottoporsi alla misurazione del proprio livello di radicali liberi
può rivolgersi alle farmacie e agli studi medici, dotati di appositi
strumenti diagnostici (FRAS smart o FRAS4) o presso Laboratori biochimici.
In tutti questi centri specializzati personale sanitario qualificato provvederà
all’interpretazione e alla spiegazione dei risultati e, in caso di stress
ossidativo, a consigliare al paziente i rimedi più opportuni.
www.aboca.it
Centro studi Aboca sui Radicali liberi
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