Consigli contro il pericolo della disidratazione


L’arrivo del caldo esagerato, complice l’inquinamento atmosferico, può rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per anziani e bambini. Ecco allora alcune semplici regole da seguire. I consigli arrivano da Piergiorgio Pietta, biochimico dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itbc) del Cnr di Milano.
“Con il caldo il pericolo maggiore è la disidratazione”, precisa il ricercatore. L’organismo si rende conto della disidratazione quando questa è già abbondantemente in atto: la sete compare quando abbiamo perso già il 2-3% del peso corporeo, cioè una notevole quantità di acqua insieme ad alcuni sali. La disidratazione riduce la fluidità del sangue e altera le funzioni cellulari, esponendo a cali delle prestazioni mentali e fisiche”.
Il bisogno quotidiano di liquidi in un adulto è stimato in circa 2, 5 litri, di cui uno proviene dagli alimenti (in particolare, frutta e verdura) e il restante litro e mezzo deve essere assunto con bevande. Ovviamente, l’acqua è la bevanda di elezione.
L’acqua è fondamentale per le reazioni chimiche della digestione (idrolisi) di carboidrati, proteine e grassi. Provvede a mantenere entro valori normali la temperatura. Veicola nutrienti, ormoni, composti attivi a tutte le cellule ed eliminare le scorie metaboliche attraverso reni, polmoni e pelle. Infine, è importante per la lubrificazione delle articolazioni.
“Ma i liquidi”, aggiunge il ricercatore, “possono essere reintegrati anche attraverso l’assunzione di frutta e verdura che, per la maggior parte, sono costituite da acqua, ma contengono anche potassio, magnesio, vitamine, fibra e fitocomposti protettivi”.
“Frutta fresca come melone, anguria, pesche, albicocche, da consumare da sola o in macedonia, meglio se come spuntino nel corso della giornata garantiscono un adeguato assorbimento dei nutrienti”; aggiunge Gianvincenzo Barba dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino. “Ideali anche verdure e ortaggi - come cetrioli, carote, pomodori, lattuga, indivia - anch’esse da soli o in insalate - da mangiare crudi per mantenerne elevato il contenuto d’acqua e preferibilmente proposti all’inizio del pasto come ideale antipasto estivo. E quando la fantasia viene meno basta seguire la regola del 5: 5 porzioni al giorno di frutta o verdura in 5 diversi colori, assicureranno varietà nel gusto e adeguatezza nutrizionale”.
“Se necessario, comunque”, conclude Pietta, “si può ricorrere anche a bevande isotoniche, cioè con una concentrazione salina simile a quella delle cellule. L’uso di integratori salini va limitato, fatta eccezione per alcuni tipi di sport (quelli di lunga durata e in condizioni di temperatura elevata)”.
Ultimo consiglio: prediligere, come sempre, la dieta mediterranea.