GLI ANNI ’30


Sono anni difficili in cui si presenta in Europa l’incubo del fascismo. In America l’industria cinematografica, con l’avvento del sonoro, darà finalmente voce alle grandi dive del momento: Greta Garbo e Marlene Dietrich. Donne di enorme charme, molto diverse tra loro, che sapranno alleviare le tristezze della guerra con film e spettacoli che faranno evadere in un universo di sogno.
Greta Garbo, dallo stile sobrio ed elegante, ignora rossetti vistosi ed unghie laccate a favore di un look totalmente innovativo, creato da lei stessa, caratterizzato da una curiosa mezzaluna, tracciata a matita e lasciata a metà palpebra, che si rifà al trucco antico sia romano che egizio e che verrà poi ripresa negli anni 70. Marlene Dietrich è la donna fatale per eccellenza: bionda ossigenata, fronte spaziosa, viso scavato, sopracciglia depilate e rialzate, voce profonda e seducente che, con l’interpretazione de L’Angelo Azzurro, diventerà icona di bellezza assoluta e simbolo significativo di quei tempi.

Un’altra attrice che farà scalpore è Jean Harlow che lancerà definitivamente la grande moda delle bionde nel cinema, seguita fino agli anni 50/60 anche da Marilyn Monroe.
Anche l’abbigliamento segue l’eleganza, si diffondono i tailleur e le linee che valorizzano la figura, abiti molto femminili accompagnati da accessori, guanti e cappellini, che segneranno un’epoca.
Altra grande innovazione si riscontra nella diffusione dei primi centri di abbronzatura, non più considerata il simbolo delle classi sociali addette ai lavori all’aperto, ma sinonimo ora di ozio e tempo libero. Nasce così un prodotto adatto a proteggere la pelle e favorire la tintarella, L’Ambra Solare, molto conosciuto anche ai giorni nostri.

Di questi tempi è il grande successo di Max Factor, partito dalla Russia agli inizi del 900 e trasferitosi a Los Angeles dove acquistò molta popolarità grazie all’invenzione del primo fondotinta adatto alle riprese cinematografiche, il “Flexible Greasepaint”, a cui farà seguito, nel 1935, il ben noto “Pan Cake”, fondo compatto idrosolubile, molto resistente, che venne usato per televisione e cinema fino al 1980! Diventa il truccatore di tutte le dive più famose e, dopo la sua morte, gli succederà il figlio, chiamato pure Max, che proseguirà degnamente l’opera del padre. I cosmetici di Max Factor reggono quindi davvero lo slogan “The makeup of makeup artists”!!! Più testato di così….!!!!