Domanda: Perché le acque di Salsomaggiore sono specifiche per le malattie
respiratorie più di altri centri termali?
Risposta: perché hanno la più alta percentuale di iodio (0,054 grammi per litro) e di bromo (0,23 grammi per
litro).
E l’acqua madre di cui tanto si parla, che relazione ha con questo tempio della salute?
Semplice, è un prodotto esclusivo delle Terme di Salsomaggiore: si ottiene per concentrazione dell’acqua salsobromoiodica
(grazie a un particolare processo che riduce la presenza del cloruro di sodio), ed è particolarmente indicata le cure inalatorie , ma anche per le
irrigazioni e gli aerosol vaginali . Queste, e molte altre ancora, sono le domande che il dottor Giuseppe
Marletta, medico specialista in pneumologia e idrologia medica, responsabile del reparto malattie respiratorie delle Terme di Salsomaggiore, si sente
rivolgere dai pazienti. Perché è dimostrato: chi soffre di asma, trae giovamento dalle cure termali.
Secondo una stima approssimativa, in Italia circa 3.000.000 persone accusano questo tipo di disturbo, con un tasso di mortalità di 1500 persone solo nel
2002. Uno scenario allarmante, che oggi però trova molti aiuti e risposte. Come spiega il dottor Marletta, le forme asmatiche più frequenti sono due:
le allergiche e quelle da sforzo. Fra i fattori scatenanti, il più temuto è invece il pulviscolo atmosferico. Gli allergeni sensibilizzano il paziente e
scatenano la crisi. Dunque, che fare? Cambiare lo stile di vita, modificare drasticamente le abitudini alimentari?
"L’allontanamento dai centri urbani può essere motivo di giovamento, soprattutto per quei pazienti
particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico", conferma il dottor
Marletta. "Un ambiente dove l’aria è più salubre migliora sicuramente la sintomatologia. Per quegli asmatici che riconoscono come allergeni alcune
sostanze contenute nel cibo, bisogna invece individuare l’alimento incriminato. E qui interveniamo noi: con un semplice esame del sangue, si
può localizzare e rimuovere dalle proprie abitudini alimentari il fattore di rischio".
E la terapia termale in tutto questo cosa c’entra? "Le acque
salsobromoiodiche, per il loro alto contenuto di iodio, garantiscono importanti effetti antinfiammatori", puntualizza. "Come tutte le broncopatie
croniche, l’asma è caratterizzata da un processo infiammatorio, e risente positivamente di un ciclo di crenoterapia salsoiodica. Grazie alle cure
effettuate con l’ausilio di inalatori, aerosol e camere di polverizzazione, si hanno remissioni della sintomatologia asmatica . Tutto questo a costi
minimi: i cittadini italiani possono infatti usufruire gratuitamente una volta l’anno del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso il quale possono
ottenere un ciclo di 24 cure inalatorie ( inalazioni, aerosols, polverizzazioni) da effettuarsi in dodici giorni, corrispondendo solamente
un ticket massimo di 50,00 euro. Questo ovviamente per chi supera i sei anni e fino ai 65. Al di sotto dei sei anni e al di sopra dei 65 , il ticket
previsto è di soli 3,10 Euro". Per valutare i miglioramenti dopo la terapia termale, il dottor Marletta e
la sua equipe considerano innanzitutto il miglioramento sintomatologico (la diminuzione progressiva delle crisi asmatiche.), poi eseguono una
valutazione complessiva della capacità respiratoria. I risultati? Ottimi. Tutto grazie a delle minuscole goccioline d’acqua.
Per informazioni:
numero verde 800-861385 (chiamata gratuita).
E-mail: info@termedisalsomaggiore.it, Sito web:
www.termedisalsomaggiore.it
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