«Periodicamente industrie chimiche e compagnie biotech diffondono notizie secondo cui sarà possibile realizzare il sogno di molte donne: aumentare il decolletè senza ricorrere al bisturi. Si tratta di annunci che vanno presi “con le pinze”: molti promettono risultati miracolosi e poi non li mantengono. A oggi l’unico sistema valido e sicuro è quello chirurgico». A dirlo è Patrizia Gilardino, chirurgo plastico di Milano iscritto alla Società italiana di chirurgia plastica e ricostruttiva, ricollegandosi alla recente notizia del “seno express”, un nuovo ritrovato a base di cellule staminali che potrebbe sbarcare in Europa già dal 2008. Aumentare il seno, secondo quanto riportato sulla rivista scientifica Chemistry & industry, house horgan della Società dell’industria chimica, diventerà estremamente facile: bastano poco più di un’ora e una semplice iniezione. Dopo sei mesi, la magia: il seno è cresciuto di una taglia. La tecnica, promossa dalla compagnia biotech californiana Cytori Therapeutics, è stata già approvata in Germania e, non appena i risultati clinici saranno definitivi, potrebbe diffondersi in tutta Europa.
«Per esprimersi su questo specifico ritrovato - precisa Gilardino - sarebbe necessario approfondire l’argomento, consultando i dati scientifici. Di certo c’è che aumentare il seno senza ricorrere al bisturi è il desiderio di molte donne, per questo le notizie di rimedi che promettono risultati miracolosi senza ricorrere alla sala operatoria sono guardate con particolare interesse dal pubblico femminile. A oggi la soluzione più sicura per aumentare il seno, sia in termini di risultato sia di sicurezza, è sottoporsi a un intervento chirurgico con le protesi in silicone».
La medicina estetica, ossia filler e botulino, dà risultati soddisfacenti per spianare le rughe del viso o per aumentare il volume delle labbra, ma non è altrettanto soddisfacente per il seno. Per far lievitare il volume del seno sono state proposte infinite soluzioni: creme, pillole, ritrovati naturali e reggiseni high tech. «Qualche anno fa –prosegue il chirurgo milanese- si era provato ad aumentare il seno con delle infiltrazioni di silicone, così come avviene per i filler, una strada poi abbandonata a causa degli effetti colleterali. Un’alternativa al tradizionale intervento per il seno è il lipofilling, ossia l’innesto di grasso prelevato da altre zone del corpo, ma il risultato non è prevedibile e spesso è molto differente dalle aspettative della paziente. La soluzione è valida solo per innesti di piccole quantità, ma nel caso del seno c’è il rischio di vanificare l’intervento o di ritrovarsi con un decolletè asimmetrico. Come medico consiglio di stare attento a chi promette miracoli» conclude Gilardino.
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