|       Laboratorio residenziale con metodi didattici non verbali organizzato dal 
Teatro delle Sorgenti "Milòn Mela" e diretto da Abani Biswas, per la conoscenza 
e lapprofondimento di antiche espressioni culturali dell India e tecniche 
innovative grazie alla presenza di 15 tra artisti ed esperti di questa lontana 
terra.  In programma lo studio del Kalaripayattu, ritenuta la più antica arte 
marziale orientale e all’origine di tutte le espressioni artistiche dell’ India. 
La sua pratica, originaria del Kerala, è sempre preceduta dal Guruvandhanam, le 
forme di saluto al cielo, alla terra, al proprio Guru (maestro) ed al dio Ganesh. 
Diverse serie di movimenti coprono le quattro direzioni dei punti cardinali e 
coinvolgono tutto il corpo; nei combattimenti vengono usati bastoni, coltelli, 
spade e scudi ed altri tipi di armi. Nel corso dei secoli, insieme alle tecniche 
di combattimento, è stato sviluppato il Marma, la conoscenza del corpo umano e 
dei suoi 108 centri energetici e vitali.  
 Oltre al Kalaripayattu, oggetto del seminario l’apprendimento delle 
coreografiche danze Chhau e Gotipua. Il Chhau è unantica danza sacra della 
Purulia (Bihar). Ancor oggi viene praticata dalle popolazioni tribali contadine 
che, nell’eseguirla, invocano il dio Shiva per propiziare le piogge e il buon 
raccolto. I danzatori indossano bellissime maschere (pesanti fino a 4 kg) 
raffiguranti le divinità induiste, i demoni e gli spiriti tribali. Le storie 
rappresentate provengono dai testi sacri induisti: il Mahabharattha, i Purana e 
il Ramayana. La grande energia, la cinetica del movimento, le capriole ed i 
salti mortali sono le caratteristiche del Chhau. Le origini della danza Gotipua 
risalgono al Medioevo e si connettono alla tradizione delle Devadasi (le 
danzatrici dei templi). Larmonia e la dolcezza dei movimenti e 
dellaccompagnamento vocale e strumentale (Pakuaj, percussione e armonium, 
tastiera) caratterizzano la danza che celebra lunione delluomo con la divinità 
e nella quale il devoto si identifica con lelemento femminile (Shakibhava). I Baul provengono da una comunità di cantori mistici vaganti che risale 
anch’essa al Medioevo indiano. Sono gli unici in India, pure essendo induisti, a 
non riconoscere il sistema delle caste e professano leguaglianza di tutte le 
fedi e religioni, sostenendo che la divinità è racchiusa nel cuore di ogni uomo. 
Per i Baul larte e le tecniche creative sono diventati un modo di vita e si 
accompagnano alla ricerca interiore. I Baul suonano strumenti tipici preparati 
da loro stessi e sono maestri dellimprovvisazione, è 
 lo stare nella musica, la 
gioia di essere presenti e vivi attraverso di essa che li fa essere Baul, che 
tradotto significa "I Folli di Dio". Lo studio di tutte queste antiche espressioni culturali ed artistiche, unite 
a tecniche di movimento, vocalizzazione, concentrazione e respirazione 
porteranno a vivere unesperienza unica, avente lobiettivo di "decondizionare" 
dal contesto stressante della vita moderna e fornire agli interessati risorse 
creative. Sono previste sessioni intensive di training in sala ed allaperto, a 
contatto con la natura, per favorire una crescita psicofisica attraverso la 
gestualità, la musica, la meditazione attiva. Il 15 agosto, giorno della 
proclamazione dell indipendenza dell India, si svolgerà una festa aperta al 
pubblico con dimostrazioni corali di tutte le discipline rappresentate. Dove? Presso la Casa laboratorio 
di Cenci, Strada di Luchiano, 13 - Amelia (Terni).    Per maggiori info Patrizia Proietti 338.8976899  339.68679968 
http://digilander.libero.it/milonmela/it/milonmelait.html   
                    
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