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                             Cardiofitness, L.I.A., combo-aerobics… 
sono termini nei quali ci si imbatte facilmente se si frequenta una palestra o 
un centro sportivo per tenersi in buona forma fisica facendo un po’ di 
ginnastica. Sono circa 7.000 le palestre - centri fitness in Italia dove, sotto 
la guida di 50.000 istruttori, si esercitano oltre 6.000.000 di praticanti 
(dati: Federazione Italiana Aerobica e Fitness). 
 Per fare chiarezza sul servizio offerto dalle palestre e permettere, quindi, ai 
clienti di poter scegliere meglio il tipo di attività fisica che vogliono 
svolgere, UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione - ha pubblicato un 
vocabolario del fitness. Si tratta del progetto di norma tecnica “Terminologia 
del fitness” realizzato dalla Commissione Impianti ed attrezzi sportivi e 
ricreativi UNI.
 
 
  Secondo Paolo Adami, presidente della Federazione Italiana Aerobica e Fitness, 
“l’idea di stabilire la terminologia del fitness è nata dal bisogno di 
qualificare un settore in forte crescita, che ha un’immagine di positività che 
non vogliamo corra il rischio di essere offuscata da comportamenti poco 
ortodossi che creano confusione e delusione nel cliente”. 
 Grazie a una chiara terminologia (che prevede una specifica definizione per 
oltre 70 termini tecnici di settore) il cliente potrà comprendere meglio il tipo 
di attività che gli viene proposta, confrontare più efficacemente le offerte -e 
i prezzi- della concorrenza e verificare se l’attività che poi gli viene fatta 
praticare è effettivamente quella promessa.
 “Si tratta di un primo passo verso la qualità -volontaria- del settore, che 
vorremmo estendere presto anche alla definizione delle caratteristiche e del 
profilo professionale degli istruttori” afferma Adami “il fitness non è 
sport in senso stretto, bensì un concetto di salute ed efficienza che vede in 
equilibrio armonico la forza, la resistenza, la flessibilità muscolare e il 
benessere psicofisico, che necessita di specifica preparazione professionale”.
 
 Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti nel 2004 si è espresso in 
merito affermando che “la grave carenza legislativa sulla disciplina della 
professione del maestro di fitness consente il proliferare di istruttori che non 
sono in grado di garantire la sicurezza dell’attività fisica, nonché la propria 
competenza tecnica e professionale, al fine di tutelare la salute del 
cliente-consumatore...”.
 
 Il vocabolario del fitness può essere liberamente scaricato da internet fino al 
21 novembre prossimo, data entro la quale possono essere inviati commenti e 
suggerimenti per arricchirlo di nuove voci e migliorarlo nelle definizioni 
(all’indirizzo 
http://catalogo.uni.com/pii/home.html selezionare “Ricerca avanzata” e 
digitare nel campo titolo la parola “fitness”).
 
 
  A proposito, le definizioni misteriose sono: 
 cardiofitness: programma da eseguire su macchine computerizzate, 
che consente di allenare le capacità aerobiche ed anaerobiche per migliorare 
l’apparato cardiovascolare e respiratorio;
 L.I.A.: acronimo di Low Impact Aerobics, corrisponde a un tipo di 
lezione di aerobica dove il praticante rimane con un piede sempre a contatto con 
la superficie e quindi non salta, è chiamata anche “aerobica dolce”;
 combo-aerobics: lezione di aerobica ad impatto combinato, 
alternando passi saltellanti con passi LIA per facilitare il mantenimento 
dell’intensità entro i limiti prefissati della fascia di allenamento 
cardiovascolare. La maggioranza delle lezioni oggi sono combo.
 
 Non dimentichiamo però, che la prima definizione del fitness potrebbe essere "mens 
sana in corpore sano"…
 
 
 Per informazioni:
 Comunicazione UNI
 tel. 02 70024.471
 fax 02 70024474 e-mail: redazione@uni.com
 
www.uni.com 
 
                    
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