Parliamo di allungamento, di distensione muscolare. Gli americani lo
chiamano stretching, perché credono di averlo inventato loro, ma i gatti
lo fanno da molto più tempo :-)
Il nostro inconscio è un maestro di stretching, pensate allo sbadiglio e agli
stiracchiamenti mattutini e serali.
Gli esercizi sotto descritti sono comuni a molte discipline corporee (ginnastica
posturale, antiginnasitca, ginnastica dolce, per "anziani"...) e
aiutano a tenere la schiena in efficienza e allentare tensioni.
Eseguiti in spiaggia o in un centro (quando non si sa mai cosa fare in attesa
che il corso cominci) sono contagiosi e più di un amico vi ringrazierà per
averglieli mostrati.
Scherzosamente noi parliamo di pigrastica, perché è la ginnastica
dei pigri: si può fare anche a letto e non si fa fatica.
Eseguita alla sera prima di addormentarsi allunga la muscolatura e dà
sollievo alla struttura vertebrale affaticata dalla postura verticale tenuta
nella giornata.
Al mattino, prima di alzarsi, è un buon modo per "lubrificare il
nostro motore" evitando di farlo "grippare" nella partenza a
freddo.
Tutte le posizioni si eseguono, in sequenza, in posizione distesa supina. Ogni
posizione va tenuta più o meno un minuto.
La tensione prodotta deve sempre essere piacevole, mai dolorosa! E non
dimenticate di respirare lentamente ma con ampiezza, espandendo l’addome e
rilassando il pavimento pelvico: anche il respiro è ginnastica.
Spazio, lombari!
In tutte le posizioni è fondamentale dirigere il respiro con l’immagine di
"gonfiare" il pallone toracico e di creare spazio tra una vertebra e
l’altra
- Piegate una gamba, prendete il ginocchio tra le mani e tiratelo fino
al petto (fig. 1). , lasciando andare tutte le tensioni
muscolari che si percepiscono nel corpo ma, soprattutto nella schiena
e nel collo. Dopo il minuto, appoggiate la gamba in orizzontale.
- Eseguite con l’altra gamba.
- Eseguite lo stesso esercizio con tutte le due gambe piegate. Sentite
la piacevole tensione a livello lombare. Riportate le gambe in
orizzontale, trascorso il tempo.
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fig. 1 |
- Allargate le braccia e tenere le spalle ben appoggiate. Sollevate le
ginocchia, piegando una o tutte e due le gambe e mantenendo i piedi
appoggiati. Lasciate andare le gambe piegate da un lato, mentre la
testa ruota dall’altro, quasi a voler fare della spina dorsale
un’elica. Se le ginocchia non toccano il suolo o sentite dolore alla
schiena, piazzate strategicamente dei cuscini (prima!), in modo che le
ginocchia non arrivino all’escursione totale e la schiena non faccia
male. Anche qui, lasciate andare le tensioni, mentre mantenete la
posizione. Nella fig. 2 è illustrato come si può
eseguire lo stesso esercizio piegando una gamba sola.
- Ripetete, ruotando ginocchia e testa nei rispettivi sensi opposti.
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fig. 2 |
La tartaruga
(fig. 3)
Questo esercizio è molto gradevole e distensivo.
Inginocchiatevi al suolo (letto, tappeto...) e appoggiatevi anche sulle
mani, ponendole un po’ in avanti rispetto alla testa.
Lasciate penzolare liberamente la testa, rilasciando tutti i muscoli del
collo.
Dolcemente piegate le gambe, facendo sì che il bacino vada indietro, la
schiena si stiri e le orecchie arrivino all’altezza delle braccia. La
testa arriva, in genere, ad appoggiarsi comodamente al suolo. Gustatevi la
distensione. Potete anche scodinzolare leggermente!
Potete rimanere in posizione quanto vi pare, sentendo come il movimento
del respiro risuona nelle lombari e nelle altre parti del corpo.
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fig. 3 |
Un grazie per la collaborazione a Piermario Clara ed allo Spazio PMR di Torino
Associazione Culturale Spazio PMR
Via Balestreri 18/28 - Torino
tel - 011/20.18.54
www.spaziopmr.it
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