L’importanza dei segnali del corpo, dello sguardo e della postura nella
comunicazione interpersonale sono fondamentali indizi di conoscenza rispetto
alla personalità e agli stati d’animo dei nostri interlocutori.
Le forme espressive del corpo vivono di vita propria e si attivano, quasi
sempre, al di fuori del controllo cosciente. Quando proviamo un’emozione
all’incontro con una persona,
il corpo manifesta quello che sente con la scelta
di una postura, di una distanza, di un colore della pelle. Chi di voi non è mai
arrossito davanti al primo amore?
I segnali partono dal nostro corpo e sono interpretati dal cervello di chi li
riceve in modo del tutto inconscio. Questo processo circolare costruisce la
cornice di senso che accoglie la conversazione fatta di parole.
Un primo passo da fare, per usare bene il linguaggio del corpo, è capire cosa
vogliono dire le persone che parlano con noi. Talvolta, accade di sentire una
naturale ed istintiva affinità con una persona, perchè ci si percepisce come
simili, affini, diciamo "sulla stessa lunghezza d’onda". Questa sensazione,
spesso, significa solo che si comunica in modo efficace, ma non è detto ci sia,
di fondo, un’affinità di idee o di sentimenti condivisi. Per contro, sarebbe
impossibile un’autentica condivisione di pensieri e di emozioni senza
condividere lo stesso linguaggio e gli stessi codici interpretativi.
Quando
incontriamo una persona che ci piace, secondo gli psicologi e gli esperti del
settore, si innesca un meccanismo noto come “sincronizzazione”, fenomeno chiave
di ogni processo di seduzione. Non solo due persone che si piacciono tendono a ripetere reciprocamente gesti e
posizioni, ma si crea tra di loro una sorta di ritmo, una specie di danza
amorosa, che varia da coppia a coppia. In genere, è la donna a dare il ritmo, è
lei che decide se e come manifestare il suo interesse verificando se l’uomo può
essere compatibile.
I segnali femminili di seduzione sono quelli classici: toccarsi i capelli,
sbattere le ciglia, passarsi la lingua sulle labbra, giocherellare con gli
anelli, dondolare i fianchi.
Gli uomini in vena di conquiste, invece, allargano le spalle per mettere in
mostra i pettorali ben stirati, sollevano il mento, allargano le gambe e a volte
modificano perfino la voce, facendole assumere un tono più nasale.
Alcune curiosità pratiche..
Lo sguardo è un tramite fondamentale per instaurare relazioni e
manifestare atteggiamenti. Le persone si guardano soprattutto per inviare
informazioni e per raccoglierne, ricambiare lo sguardo, ad esempio, dimostra
volontà di interazione, se, invece, si distoglie lo sguardo significa che non
siamo interessati ad attivare una relazione.
C’è modo e modo di guardare qualcuno e ognuno di essi è determinante nella
relazione con l’altro. Durante la conversazione si è portati ad osservare gli
occhi dell’interlocutore per avere conferma
dell’ascolto o della comprensione di
ciò che stiamo dicendo. Nella relazione a due, in cui i sentimenti giocano un
ruolo centrale, si tende sempre a cercare una certa corrispondenza tra quanto ci
dice il / la partner e quanto i suoi occhi, i suoi gesti e movimenti ci
trasmettono; tale atteggiamento è giustificato proprio dalla paura di essere
feriti, che l’altro menta e giochi con i nostri sentimenti. La personalità degli
individui influisce molto sulla qualità e la quantità degli sguardi. In genere
le persone estroverse guardano in modo più marcato perchè non hanno paura di
“mostrarsi” agli altri, mentre i timidi tendono ad evitare il contatto oculare
per evitare di lasciarsi andare alle emozioni.. Le donne hanno un’attività di
sguardo più accentuata, quando parlano, rispetto agli uomini i quali guardano
soprattutto durante l’ascolto.
E che dire delle labbra? Anch’esse sono uno strumento della comunicazione
non verbale, anzi, è uno dei principali veicoli umani per sedurre la preda.
Molti penseranno subito all’icona più diffusa legata alle labbra: il bacio, ma
le labbra sono e fanno molto di più!
Tutti sanno che non c’è cosa più intima e coinvolgente di un bacio sulle labbra:
nulla è più profondo dell’unione di due bocche. Ma non è semplice attrazione! La
scienza, dopo anni di studi, ha scoperto la formula di quest’alchimia.
Innanzitutto, fra le specie animali, quella umana è l’unica a possedere labbra
estroflesse, visibili, inoltre, questo tessuto è il solo lembo di pelle che
abbia un colore diverso dal resto dell’epidermide, e quindi attrae già da sé. Se
partiamo dal presupposto che per l’uomo comunicare è di vitale importanza, è un
bisogno primario, possiamo ipotizzare che la forma e l’estrema mobilità della
bocca siano un frutto della selezione naturale: le labbra hanno un colorito
rosato e sono estremamente espressive per assolvere ad una funzione sociale:
dalle semplici relazioni tra membri di una stessa comunità, per lavoro o affari,
sia per intrattenere rapporti personali.
Vi siete mai chiesti perché la donna applica prodotti cosmetici di tutti i tipi
sulle labbra? Non solo perché lo dicono i guru della moda. Questa usanza si
tramanda dai tempi dei tempi, già in Egitto era usanza diffusa.. avete presente
Cleopatra?
Dovete sapere che uno dei messaggi più importanti della bocca è di natura
sessuale. Le labbra della donna sono generalmente più grandi di quelle del
maschio e per dar loro ancora più risalto si applicano rossetti, glitter e
lucidalabbra, emollienti e prodotti vari; alcune ricorrono anche alla chirurgia
estetica per aumentare il loro volume. Diversi studi hanno dimostrato che, nel
momento in cui la donna è particolarmente propensa alla relazione con l’altro
sesso, le sue labbra aumentano di volume, assumono una tonalità rossa ancora più
intensa e vengono bagnate più di frequente con la lingua.. Ma le labbra, oltre
ad aumentare di dimensione, possono anche rimpicciolire. Succede, ad esempio,
quando si prova una sensazione di collera: le labbra si assottigliano, appaiono
anche più terree e retratte. Tutte le emozioni, in realtà, sono distinguibili
dalla posizione o dalla forma assunta dalle labbra, il ché ne rimarca
l’importante valore espressivo. Nella paura sono tese agli angoli esterni, nella
felicità risultano aperte, con gli angoli tesi e sollevati, nel disgusto sono
spinte verso l’alto e sotto il labbro inferiore è facile notare un certo
rigonfiamento. Per riconoscere la tristezza è sufficiente rilevare la presenza
di un tremolio; quando la persona è amareggiata o giù di corda, infine, la bocca
assume un aspetto atonico, cadente e gli angoli sono piegati verso il basso.
Louis Corman, uno degli attuali esponenti della fisionomica, che è la
disciplina che studia i rapporti fra fattezze e personalità, asserisce che
labbra strette, sottili e chiuse sono segno di introversione, riservatezza,
diffidenza, avarizia e indisponibilità. Labbra grandi e aperte indicherebbero
invece generosità, espansività e sensualità. E’ provato sperimentalmente, ad
esempio, che è più facile che estranei che si trovino nella stesso ambiente,
inizino una conversazione con chi tiene le labbra socchiuse piuttosto che con
chi le tiene serrate.
Uno dei gesti più comuni che facciamo, coinvolgendo le labbra, è leccarle. Ci
passiamo la lingua sulle labbra ogni volta che vediamo o sentiamo qualcosa che
giudichiamo gradevole. Quest’azione, secondo gli psicanalisti, corrisponderebbe
ad una versione matura dell’atto di suzione dal seno di quando si era bambini.
In effetti, la sensazione che proviamo sfiorando con la punta della lingua le
labbra è molto simile a quella sperimentata dai bambini durante l’allattamento.
Leccare e mordere le labbra equivarrebbe a "gustare" qualcosa che troviamo
gradevole paragonando questo piacere a quello vissuto durante l’allattamento.
Attenzione però! Bisogna sempre considerare il contesto in cui avviene il gesto
e gli stimoli che portano la persona ad un determinato gesto. Se il movimento
della lingua è un guizzo veloce che percorre in particolare il labbra inferiore,
da un lato all’altro, è segno di uno stato d’ansia. L’apprensione è, infatti,
accompagnata da una riduzione della secrezione salivare; per cui, ci umettiamo
le labbra perché abbiamo l’impressione di sentirle secche e, di riflesso, le
bagniamo.
Spesso tocchiamo le labbra con le dita. Tenere un dito su di esse, specie se la
bocca è dischiusa, assume il valore di gradimento. Quando, però, poggiamo il
pollice in quella regione del volto può voler dire che ci sentiamo a disagio o
tristi . Le donne tendono a mettere il dito mignolo sulle labbra più
frequentemente delle altre dita.
La spiegazione può sembrare banale, ma è molto interessante: si tratta del dito
più piccolo; quindi, con quest’atto, non solo segnalano attrazione, ma intendono
essere percepite fragili, sottomesse e arrendevoli, delle prede conquistabili.
Appoggiare un dito sulla bocca può a volte esprimere anche rifiuto e diffidenza:
è questo il senso di quando teniamo il dito trasversalmente sulla bocca chiusa o
lo premiamo con forza contro di essa. Un messaggio affine è dato dallo spingere
con l’indice contro il labbro inferiore, in questo modo si replica parte
dell’espressione di disgusto o disprezzo e lo facciamo quando non siamo in
condizione di poter manifestare queste emozioni apertamente o quando sostenere
la posa delle labbra sarebbe troppo faticoso, in quanto il nostro atteggiamento
è indirizzato ad un discorso o ad una faccenda che va per le lunghe.
Per concludere, voglio darvi qualche dritta sul primo
appuntamento, anche se l’essere se stessi è la strategia migliore!
Il primo appuntamento è sempre accompagnato da grandi aspettative
e l’agitazione è ad altissimi livelli. Niente paura!
Ci sono alcuni gesti che
possono aiutarci a capire se potrà esserci un secondo incontro o se è meglio
salutare il nostro accompagnatore con un “E’ stata una serata molto piacevole,
ma credo sia meglio per entrambi rimanere solo amici..”, una frase jolly che, in
maniera delicata, fa capire che non è proprio il caso di continuare.
Torniamo a noi. Arriva il giorno, l’ora si avvicina e inizia il panico su cosa
mi devo mettere. L’ideale sarebbe il provocante ma senza esagerare, pena lo
scadere nel volgare e una pessima impressione. Arriva e dal suo sguardo capite
subito se avete azzeccato il vestito: in alcuni momenti gli uomini non sanno
proprio mentire! Neanche voi riuscite a camuffare i commenti al suo
abbigliamento, quindi non fateci troppo caso, dopotutto l’abito non fa il
monaco o, quanto meno, non sempre.
Andate nel ristorante che lui ha precedentemente prenotato e, tra un bicchiere
di vino e l’altro, scambiate quattro chiacchere.
Potete capire se è interessato
a voi se, parlando della vita privata, senza esporsi troppo, fa riferimento agli
amici, alla propria professione, agli interessi personali e alle sue emozioni.
Se, invece, inizia a parlare di politica, locali, sport e tutto ciò che non
accenna per niente a qualcosa di personale, state allerta: non è questione di
carattere, non è troppo timido ma forse solo poco interessato a costruire
qualcosa con voi. Attenzione all’ascolto. Le donne hanno la tendenza a essere
logorroiche: c’è anche lui alla cena, lasciate che vi coinvolga nei suoi
interessi; se non gli date spazio si sentirà soffocato e sarà lui ad usare la
famosa frase jolly!
Passiamo ai gesti. Se mentre vi ascolta gioca con le posate, non è segno di
infantilità, bensì movimenti inconsci per far capire all’altra persona che c’è
interesse per le vostre parole e che si è disposti a lasciarsi coinvolgere.
Un’attenzione particolare va riservata ai bicchieri. Spesso le donne, se sono
intrigate dall’uomo che le accompagna, tendono ad accarezzare lentamente il
bordo del bicchiere. Il segnale è altamente erotico e riconducibile alla sfera
sessuale; tendenzialmente è inconscio, ma si sa che la malizia è donna.. idem
con le labbra.
Tutto quello che è stato detto finora sul fatto del
mordicchiarle, inumidirle e toccarle, trova in queste situazioni le sue conferme
più pratiche. Osservate come mangia il dolce!
Terminata la cena ci sono due possibilità: o vi riporta a casa e la serata
termina con un “Ti chiamo io!” oppure, soprattutto se audace, può proporvi di
continuare la serata in un posto più tranquillo. Sta a voi decidere, non partite
però dal presupposto che se un uomo vi propone il dopo cena sia solo e
unicamente per altri fini. Hanno un’anima anche loro e se sono rimasti
piacevolmente colpiti da voi, si lasceranno guidare dalle emozioni più che dagli
istinti fisici. Date loro una possibilità.
Se, invece, sono le donne a proporvi
di continuare la serata, beh, le donne sono imprevedibili.. se vi piace il
rischio: giocate!
Vi aspettate un bacio a fine serata e lui, invece, vi tende la mano? Attenzione
a come ve lo porge: se lo fa con il braccio rigido esprime un certo distacco, al
contrario, se il suo braccio è morbido è un invito ad entrare nel suo “spazio
personale”. L’avete colpito! E se foste voi a fare il primo passo? Baciatelo
sulla guancia, sfioratelo appena con le labbra che, data l’emozione del momento,
saranno senz’altro calde e gli daranno una sensazione piacevolissima. Se
istintivamente spinge piano la testa verso di voi, vuol dire che gli piacete, e
il gioco è fatto!
|