WINET VERMAAK
“A GAZE AGAINST INDIFFERENCE”
Il piacere dello sguardo s’incastra nel dramma della pennellata che mescola i
colori di sabbia e terra. Colori algidi eppur caldi………che toccano l’anima,
gelano le coscienze, quegli occhi dolci rassicuranti eppur taglienti che
chiedono un futuro che auspicano il dissolversi delle nebbie dell’incuranza e
del disinteresse.
La mostra crea una uniformità di immagine, quasi uno schermo su un fondo di
volti, pixel ideali a ricondurre ad un’unica unità che riconduce ad un
linguaggio sintetico, ma denso di una tensione di universalità. In quella
distesa di occhi uguali eppur diversi si racconta e si rappresenta un diverso e
pur unico dramma. Una vita “negata” ed un promessa disattesa, Il diritto di ogni
singolo individuo di vivere, qualsiasi sia il suo colore e a qualsiasi
latitudine. A prescindere da casta o religione tra arido e vitale, tra
continuità e rottura si gioca l’estetica della forma e del colore. Forma non
forma e colore non colore……..
Una simultaneità cromatica si riproduce in ogni quadro rovesciando l’ordine e la
simmetria trasformandoci da osservatore ignaro ad attore consapevole e conscio.
Lucidamente avvertiamo La morsa delle nostre colpe e della nostra precarietà.
Quei volti ,quei bambini siamo noi, Il nostro spirito negato , tradito, i nostri
buoni propositi cancellati dal nostro correre incessante verso mete improbabili,
conquiste materiali ed inutili cancellate dalla sconfitta che ancora non esiste
un mondo civile.
E’ una geometria che si scompone e si ricompone suggerendo una mappa di percorsi
possibili, in cui ciascuno si orienta senza dover sottostare ad alcun codice di
rappresentazione preordinato. La dialettica tra autore e spettatore è lì, in
quella condivisione di un ritorno alla primordiale natura dell’essere umano.
Se il linguaggio cromatico rimanda ad una arte primitiva, l’elemento materico
crea una espansione emozionale in cui i colori scuri esaltano i toni del bianco
o viceversa… come in un tao. Come giochi d’infanzia recuperati dagli adulti, i
segni ed i sogni si accavallano, si sovrappongono accentuando l’elemento
sensoriale e istintivo.
La ripetitività di un orizzontale ed un verticale non è metafora di uno sguardo
al di qua o al di là di un “orizzonte” ideale, ne una processione di immagini,
ma un momento conoscitivo, un gesto esplorativo che si apre all’esterno. Seppur
drammatico il tema, positivo il messaggio, in cui nel
fascio di segni e colori taglienti vi è pur sempre la speranza di un futuro
luogo dell’anima.
Il lavoro dell’artista, da sempre impegnata come persona in opere e battaglie
umanitarie, vuole essere un’alternativa al ricorrere alle solite e tradizionali
armi politiche nei confronti di un tema così scottante , troppo semplice sarebbe
scagliarsi ad addossare responsabilità a destra o a sinistra, e senza
riferimento politico alcuno. Più immediato ed efficace il messaggio delle sue
opere farci riflettere e constatare che c’è un problema, bambini muoiono di aids
e solo per disinteresse e per indifferenza , i mezzi per salvarli ci sono… basta
solo occuparsi di loro. Basta soffermarsi e guardare loro, ogni nostro singolo
sguardo ha il potere di salvarli. È il nostro disinteresse e la nostra
distrazione infatti che li cancella. Uno sguardo contro l’indifferenza!!! Non
neghiamocelo… quei bambini sono la nostra essenza vitale , sono il nostro futuro
ed il nostro passato. Questo il senso della vita… riconoscersi negli occhi del
tuo prossimo. Gli occhi sono lo specchio della tua anima. Un’offesa a quegli
occhi corrisponde ad una ferita inferta alla tua coscienza. Per tale motivo
l’artista ha deciso di devolvere a UNICEF il 15% del ricavato della vendita dei
suoi quadri a favore della campagna globale “UNITI PER I BAMBINI, UNITI CONTRO
L’AIDS”.
Un ringraziamento particolare ad Alberto Proia
Informazioni utili:
In mostra dal 30 novembre 2006 al 23 dicembre 2006 dal martedì al sabato dalle
18,00 alle 24,00
Tel: 338 2724905
Dove:
SOTTOCORNONOVE
Via P. Sottocorno, 9 – 20129 – MILANO
www.sottocornonove.com
sottocorno9@yahoo.it
tel: 02 89070496
E’ previsto un Cocktail event il 30
novembre 2006, alle ore 19,00
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