|   “TuttoFood è una vetrina preziosa per tutto il sistema agroalimentare 
italiano e offre l’occasione per potenziare l’internazionalizzazione del nostro 
made in Italy. Così ci annunciava il ministro Luca Zaia all’inaugurazione di 
Tutto Food, importante rassegna professionale dell’agroalimentare”.  TuttoFood esalta la ricerca di prodotti di nicchia e di qualità, la 
difesa e lo sviluppo della tradizione e, naturalmente, offre uno spaccato tutto 
speciale sui due settori - guida del prodotto italiano, cioè il comparto delle 
carni e il lattiero-caseario che già nella edizione del 2007 avevano 
rappresentato il “cuore” di TuttoFood.Molte, e spesso davvero interessanti, le proposte selezionate da TuttoFood per 
l’area del “Prodotto Innovativo”. Analoga parata di delizie nella 
selezione del “Prodotto di nicchia” e nel “Cheese Award”. Infine numerosi 
e tutti di grande attualità gli eventi che si sono susseguiti all’interno della 
fiera.
 Per la quattro giorni di TuttoFood, la manifestazione biennale organizzata da 
Fiera Milano International che si è ormai conclusa , sembrano tutti molto 
soddisfatti.Il format internazionale ha funzionato. Entusiasti, ovviamente, gli 
organizzatori, ma contenti anche gli espositori che hanno potuto fare affari con 
tanti buyer stranieri presenti e numerose anche le presenze degli espositori 
esteri (234 + 30,9%).
  Venduti spazi per quasi quarantamila metri quadri (+ 31% rispetto alla prima 
edizione) con oltre 1.500 aziende presenti. Non siamo certo ai grandi numeri di 
Cibus di Parma ma il numero delle aziende presenti è aumentato del 21,9 per 
cento in confronto all’edizione 2007.  In tempo di crisi la cosa non era scontata. Ma si può quindi dire che 
TuttoFood è riuscito nella sfida di competere senza soggezione con i tre network 
europei che oggi dominano la scena del settore? Qui il discorso si fa più 
complicato.  Fiera Milano con TuttoFood ha raggiunto molti traguardi in questi ultimi 
tempi, ma la strada è ancora lunga se l’obiettivo è quello di raggiungere le 
mete di Anuga (Colonia), Sial (Parigi) e Alimentaria di Barcellona.  Non basta parlare dell’opportunità che si presenta con l’Expo 2015 per 
colpire nel segno e non basta neanche sbandierare le cifre del fatturato della 
produzione alimentare che per la prima volta arriva a 119 miliardi, con un 2008 
che ha visto le vendite all’estero di cibi e bevande sfiorare i 20 miliardi di 
euro (+ 9,7%) per essere tranquilli.  Il lavoro da fare è ancora molto lungo, se si vuole essere la prima grande 
fiera italiana di respiro mondiale.C’è bisogno di fare più sistema e di rapportarsi maggiormente con il sistema 
agroalimentare italiano a cominciare da Cibus di Parma. Con questa Fiera 
bisogna aprire canali di comunicazione e non pensare solo a fagocitarla.
 E a questo proposito due domande ai vertici del sistema fieristico milanese. 
Come procedono i rapporti con Fiere di Parma che organizza Cibus? Quali 
programmi sono in corso in previsione dell’Expo 2015?  Dopo il rinnovo dei vertici di Fiera Milano con l’ingresso del nuovo 
amministratore delegato, Enrico Pazzali, tutti si domandano se gli accordi di 
collaborazione andranno avanti o meno.Come si ricorderà le parti si sono date tempo fino al prossimo 30 giugno per 
definire i termini della collaborazione TuttoFood-Cibus, per poi sottoporre le 
decisioni ai Consigli di amministrazione di Fiera Milano, proprietaria del 
marchio TuttoFood, e di Federalimentare e Fiere di Parma, comproprietari del 
marchio Cibus.
 Su questo fronte per ora tace Pazzali e tace Sandro Bicocchi, a.d. di Fiera 
Milano International ma ha rotto il silenzio il presidente di Fiera Milano spa, 
Michele Perini, che in un convegno svoltosi proprio a TuttoFood ha affermato che 
è necessario trovare un punto di collegamento tra TuttoFood e Cibus. Tanto più 
che l’industria alimentare italiana, ha aggiunto, “corre con una palla al 
piede, stretta com’è tra la grande distribuzione francese e quella tedesca”.
 Archiviato la fiera alimentare milanese e in attesa di decisioni che portino 
più ad alleanze che a divisioni tra le fiere italiane, gli occhi dei produttori 
dell’alimentare sono ora puntati su Cibus 2010 in programma a Parma dal 10 al 13 
maggio prossimo.  Fiere di Parma, proprio alla vigilia di TuttoFood, nell’inserto “Mangiar&Bere” 
del Sole 24 Ore, ha già cominciato a presentare Cibus e Dolce Italia 2010 con un 
lungo elenco di aziende: “They speak Cibus since 1985”.  di Mariella Belloni  
                    
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