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Cristalloterapia – introduzione e principi di funzionamento

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La cristalloterapia è l’utilizzo dei cristalli a scopo curativo; principalmente viene applicata all’essere umano, ma può essere molto utile anche nella cura di animali e piante.
E’ una disciplina affascinante che si è sviluppata con la diffusione dell’onda New Age (partita dalla California negli anni ’70), ma che oggi viene studiata anche in ambito medico non convenzionale in molti paesi.

I cristalli hanno un fascino particolare che contagia sia minerologi ed esperti di cristalloterapia sia le persone comuni, certamente non indifferenti di fronte ad un bel set di cristalli in vetrina. Ma cos’e’ che rende il cristallo così interessante?

Su di un piano scientifico le speciali proprietà dei cristalli (lucentezza, semiconducibilità, iridescenza, trasparenza, piezoelettricità, ecc…) derivano dalle trame atomico-molecolari che li costituiscono, basate sulla simmetria.
Esistono, infatti, dei precisi centri, assi e piani di simmetria su cui si basa la classificazione stessa dei cristalli; tutte le combinazioni possibili formano 32 classi cristalline e sono a loro volta raggruppate nei 7 sistemi principali di cristallizzazione.

Da uno schema molecolare simmetrico il cristallo si accresce con un’estrema coerenza interna, mantenendo la propria strutturata ordinata durante tutta la sua formazione; come risultato avremo una vibrazione elettromagnetica specifica che caratterizza ciascuna famiglia cristallina (le proprietà elettromagnetiche originano, infatti, dal tipo di interazioni molecolari presenti).

Queste brevi premesse tecniche saranno indispensabili per comprendere, in seguito, in che modo l’applicazione di un cristallo possa avere un effetto curativo sull’organismo umano.

Mentre la medicina accademica considera il nostro organismo come un complesso insieme di reazioni biochimiche, la medicina olistica (aiutata dalla fisica dei quanti) considera invece l’organismo più dal punto di vista biofisico, cioè come un flusso di informazioni veicolate da una matrice energetica. Questo flusso di informazione “vibrazionale” (cioè energetico) a sua volta guida i processi biochimici, ed il tutto viene tenuto insieme da una dimensione spirituale superiore.

Se partiamo da queste premesse sarà semplice comprendere come una vibrazione ordinata e coerente potrà curare una vibrazione disarmonica apportatrice di malattia; in effetti quello che accade realmente non è altro che il “potenziamento” dell’onda armonica originaria presente nell’organo in stato di salute (attraverso il fenomeno della “risonanza armonica”).
Da notare che in biocibernetica si afferma il seguente postulato: maggiore è il grado di simmetria ed ordine in un sistema, maggiore è il suo livello di salute.

Vediamo adesso un esempio pratico: in presenza di una laringite potremmo applicare localmente un’acquamarina o anche far assumere al paziente una soluzione idroalcolica con l’essenza energetica della gemma. La vibrazione di questo specifico cristallo vibra in risonanza con un apparato fonatorio sano ed equilibrato ed è quindi in grado di ridurre progressivamente la vibrazione patologica ed aiutare l’organismo a ritrovare il suo equilibrio originario.

Questo processo di guarigione, basato su di una dimensione biofisica e vibrazionale, corrisponde anche ad un preciso cammino psico-spirituale interiore, che avviene in parallelo. Non a caso il Dr. Edward Bach (ideatore della moderna floriterapia) era solito dire che la malattia non é altro che la disarmonia tra l’anima e la personalità, per cui la guarigione equivale ad un maggiore equilibrio all’interno di sé e ad un avvicinamento alla propria essenza più intima.

Probabilmente i cristalli sono i migliori rappresentanti, sul piano materiale, di un processo di evoluzione veramente completo: nascono nelle profondità della Terra e a partire da un agglomerato magmatico indistinto (una sorta di “crogiolo alchemico”) ed arrivano ad un grado di ordine e purezza estremamente elevato. Spesso in un cristallo di quarzo ialino troviamo questa evoluzione raffigurata da una base grezza ed opaca e da una punta fine e trasparente, ed in parallelo possiamo leggervi la rappresentazione dell’evoluzione spirituale umana (cioè l’estrazione dalla propria radice animale fino alla espressione delle più alte qualità dell’essere).

Per concludere vorrei sottolineare che sebbene la nostra cultura occidentale arrivi solo oggi a comprendere le immense potenzialità presenti in Natura, non bisogna dimenticare che l’uso curativo delle pietre preziose era già conosciuto presso i babilonesi, gli antichi egizi, i maya e in tutte le principali culture tradizionali del pianeta.

Non mi resta dunque che augurarvi di trovare la Vostra pietra curativa e di farvi accompagnare da essa verso la riscoperta del Sé originario.

Dr. Nicola Saltarelli

Un grazie per la collaborazione a Nisalta.com


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