Shopping       Add to Google

Nuove Tendenze

 
Fai di Beltade.it la tua Home Page
Aggiungi Beltade.it ai Preferiti

powered byGoogle

Web

Beltade

domenica 22 dicembre 2024
   ARCHIVIO CATEGORIE


   SPOT

Tipicoshop.it prodotti tipici regionali al giusto prezzo
   LE ALTRE NEWS

Sogni di una settimana di mezzo inverno…

Masi “speciali” per soggiorni a tema

Tremate, tremate, le streghe son tornate! E’ ora di Halloween!

Vini di vignaioli: tradizione e natura in mostra

I Piatti della Bilancia

Seven Directions, il nuovo receptive tour operator per il New Mexico e il Southwest american

Vai alla pagina: 1 2 3 4 5 [6] 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Introduzione al Feng Shui - Seconda parte

Stampa!

Nella trasmissione di queste conoscenze da Oriente ad Occidente, sono nati molti equivoci. L’occidentale si avvicina al Feng Shui con mentalità esclusivamente razionale, mentre l’intuito ha molto più peso per un orientale. Il Feng Shui è una disciplina di tipo scientista (cioè basata sull’osservazione dei fenomeni naturali) ma non scientifico (in altre parole basato esclusivamente sulle misure e sull’approccio analitico). Certamente vi sono degli schemi di lavoro (“pattern”) ma sono abbastanza elastici e forniscono una guida per il praticante, non l’ultima parola. Un solo elemento può bastare per invertire lo schema! Per riconoscere o meno la presenza di tale elemento, ci si affida alla perizia ed alla sensibilità dell’esperto. Inoltre noi occidentali siamo abituati a ragionare in modo analitico – deduttivo, causa – effetto, a scomporre il problema in parti ed esaminarle a fondo, per poi ricomporre tutte le parti dopo averle “comprese”. Questo approccio è molto utile per studiare fenomeni naturali estremamente semplici, come la caduta di un peso, o il movimento di una biglia su un piano. Ma per fenomeni più complessi, dove entrano in gioco più variabili, mutevoli nel tempo, tale approccio si rivela spesso inutile. É molto più interessante applicare un approccio di tipo analogico: si ricerca dove e quando in natura si è verificato un fatto simile e si esamina la sua evoluzione. In particolare l’esperienza del professionista riesce a mettere in correlazione le centinaia di informazioni che arrivano ad un’abitazione su vari piani, ed elaborare un quadro della situazione. Poiché nel Feng Shui si esamina anche la configurazione energetica delle persone che vanno ad abitare in un determinato luogo, si vede come l’approccio razionale sia il più inadatto. Nulla è più imprevedibile del comportamento e delle pulsioni umane!

Superato questo primo scoglio, un secondo problema è dato dal fatto che il Feng Shui è stato presentato in Occidente come una “moda”, molto vantaggiosa per i suoi sostenitori. Ha avuto un discreto successo, basandosi sul connubio tra la mentalità occidentale tesa ad ottenere il massimo subito e senza sforzi, sposata con l’attitudine truffaldina di alcuni sedicenti “Maestri” o “Maestre” d’origine orientale, che non esitano a propinare una serie di informazioni non verificate, spesso fuorvianti, con lo scopo di arricchirsi.
Ovunque si trovano manuali su come conquistare la persona amata, come diventare ricchi, come realizzare qualsiasi cosa…ma come? Con delle “tecniche” ridicole, appendendo campanelli o sonagli eolici, mettendo acquari un po’ dappertutto o orribili oggettini cinesi. Mi chiedo se veramente qualcuno crede di diventare ricco mettendo un “rospo a tre gambe” vicino alla porta con una moneta in bocca!
É ovvio che queste sono solo superstizioni che non hanno niente a che fare con il vero Feng Shui.

Purtroppo, passata la moda, resta un’immagine non molto positiva con cui il professionista deve fare i conti. Ricominciando da zero, spiegando che il Feng Shui non è quello che tutti pensano che sia.
Mentre in Occidente si tende alla superspecializzazione, dividendo così la conoscenza in tanti settori separati uno dall’altro, nella mentalità orientale non è possibile separare completamente una disciplina dalle altre. Perciò molto spesso l’esperto deve avere anche conoscenze abbastanza approfondite di medicina, astrologia, astronomia, biologia e geologia, etc. Anche questo aspetto è quindi in “controtendenza” rispetto al cliché culturale dominante.

Infine, la persona che si vuole informare su una cosa, in genere da noi compra un libro. Il Feng Shui però è rimasto segreto fino a poco tempo fa. Quindi l’informazione che si trova in commercio molto spesso contiene solo delle superstizioni, oppure errori veri e propri (voluti e non), cattive traduzioni, interpretazioni scorrette, copiature da altri testi, semplificazioni eccessive, incomprensioni dovute al differente approccio culturale. Tutto ciò senza contare i manuali scritti usando “taglia e incolla” con l’unico fine di vendere il più possibile. Non è raro che le persone che si avvicinano a quest’arte rimangano confuse, soprattutto dopo aver confrontato due o tre libri diversi, per poi liquidare il tutto come una serie di stranezze incomprensibili. Da parte mia, ritengo che sia impossibile imparare il Feng Shui da uno o da mille libri. É come se uno diventasse un campione di tennis solo perché ha letto molti libri sul tennis… Non mi stancherò mai di ripetere che il Feng Shui è fatto di esperienze vissute e sperimentazione, supportate da un lavoro di esplicitazione dei Princìpi Fondamentali. 
Concludo con un paio di consigli per chi è interessato. Se desiderate approfondire lo studio del Feng Shui, non affidatevi ai libri ma cercate un corso introduttivo proposto da una persona competente. Non esitate a fare qualsiasi domanda, anche se pensate che potrebbe essere stupida. Se invece desiderate una consulenza, cercate una persona che abbia molta esperienza e valutate bene ciò che vi propone. Ad esempio è impensabile fornire una consulenza senza vedere l’abitazione, quindi vanno immediatamente scartate tutte le consulenze on-line e a distanza basate sulla sola pianta dell’abitazione. Chiedete informazioni sul curriculum del professionista: come ha iniziato? Svolgeva un’altra attività precedentemente e, se sì, quale? Con quali maestri ha studiato? Da quanto tempo pratica? Quante consulenze ha fatto? Che tipo di Feng Shui fa? Si è specializzato (ad esempio in abitazioni private, uffici, attività commerciali, pubblico, progettazione esterni, grandi edifici…)? Che cosa è per lui il Feng Shui (un’arte, una scienza, una filosofia…)? Che servizi offre? Come si svolge una consulenza? Viene consegnata una relazione scritta e, se no, perché? E’ meglio informarsi bene in anticipo piuttosto che pentirsi dopo… come è meglio spendere un po’ di più per una vera consulenza piuttosto che un po’ meno per una patacca!

Spero con questo articolo di aver contribuito a fare chiarezza sul vero Feng Shui; per qualsiasi commento, dubbio o richiesta di informazione potete contattarmi sul sito www.creativefengshui.it. Auguro a tutti un buon proseguimento ed, ovviamente, un buon Feng Shui!.

Un grazie per la collaborazione a

Dr. Stefano Vettori
Titolare di Creative Feng Shui

www.creativefengshui.it

info@creativefengshui.it


SPOT

 | Contacts | Credits | Info | Dicono di Noi | Pubblicità | Disclaimer | Comunicati Stampa | Newsletter |

Tutto il materiale presente in questo sito è Copyright 2000-2007 Info4U s.r.l.. È vietata la riproduzione anche parziale.
Info4U s.r.l. declina ogni responsabilità per inesattezze dei contenuti e per dati non aggiornati.


248711