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Non tutto è Omeopatia..Ecco un’accurata classificazione!

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          Classificazione delle Omeoterapie

Dopo la nascita dell’omeopatia e la "Legge dei Simili", i medicinali prodotti alla maniera omeopatica sono stati utilizzati anche da altre metodiche terapeutiche derivate ma diverse rispetto alla omeopatia originale di Hahnemann. Negli ultimi venti anni, in Italia si è fortemente sentita, di fronte alla notevole diffusione dell’omeopatia e di tali metodiche derivate, l’esigenza di fare chiarezza, sia dal punto di vista scientifico, che dal punto di vista giuridico, anche a supporto dei tentativi di regolamentazione del settore professionale medico non convenzionale effettuati nel tempo da diverse istituzioni. Troppo spesso, infatti, il termine "Omeopatia" viene genericamente usato per definire globalmente qualsiasi metodo che utilizzi medicinali omeopatici o addirittura come sinonimo generale di "terapia alternativa", e ciò a discapito della consapevole "scelta terapeutica" del cittadino-utente e a discapito della professionalità dei medici che hanno impiegato anni a raggiungere alti livelli di qualificazione.
L’esigenza di una esatta definizione di tutte le varie metodiche terapeutiche, che si avvalgono della prescrizione di medicinali omeopatici, è stata avvertita e affrontata nell’ambito della FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati) fin dal 1994, quando fu elaborata la classificazione delle cosiddette "Omeoterapie". La classificazione delle omeoterapie, tempestivamente emanata e diffusa presso le istituzioni e presso il pubblico prima che l’esigenza di una corretta regolamentazione divenisse impellente a tutti i livelli, e’ stata poi adottata dalle istituzioni stesse (FNOMCeO, Commissione Affari Sociali della Camera, Ordini dei Medici, etc.) tanto da figurare, ad esempio, in tutte le proposte di legge sulle medicine non convenzionali e nell’elenco delle medicine non convenzionali omologate come "atto medico" nella storica delibera del Consiglio Nazionale della FNOMCeO del 18 maggio 2002.
Il pregio della classificazione delle omeoterapie è quella di definire ed isolare in categorie "epistemologicamente coerenti" tutte le varie metodiche contemplate, evidenziando fra l’altro, cosa assolutamente di primaria importanza, le omeoterapie che necessitano di peculiare formazione professionale e quelle che non ne necessitano. Nella classificazione, peraltro, il termine "Medicina Omeopatica" (o "Omeopatia") viene giustamente limitato all’utilizzo di medicinali omeopatici unitari (monocomponente), prescritti individualmente sul paziente in base alla legge dei simili, isolando quindi da una parte l’omeopatia originale hahnemanniana da tutte le altre omeoterapie derivate e riunendo invece dall’altra, nella stessa categoria, due correnti metodologiche, l’Unicismo e il Pluralismo, assolutamente affini, ma da sempre in perenne disputa teorica e ideologica. La classificazione qui presentata è strutturata giuridicamente, ad uso delle istituzioni, ma può essere sviluppata ulteriormente a livello scientifico attraverso sottogruppi che specificano, nell’ambito comunque di ogni categoria epistemologicamente coerente, le varie correnti storiche sopravvenute.

Definizione delle omeoterapie

Le Omeoterapie sono tutte le metodiche terapeutiche che utilizzano la prescrizione di "medicinali omeopatici". Alcune Omeoterapie necessitano di peculiare formazione professionale, altre no.
Definizione di "medicinale omeopatico" - Definizione esclusivamente "farmaceutica" derivata dalla direttiva europea del 22/09/92: il medicinale omeopatico è un medicinale prodotto a partire da una sostanza di base, attraverso "diluizioni" progressive alternate a "succussioni" ad ogni passaggio. I medicinali antroposofici hanno modalità di preparazione anche diversa, ma vengono considerati ed omologati come "omeopatici" e sono sottoposti allo stesso regime legislativo. Il medicinale omeopatico può essere: a) unitario, se contiene una sola sostanza;
b) complesso, se contiene più ceppi unitari, in formulazione fissa.

Classificazione:

I. OMEOTERAPIE CHE RICHIEDONO FORMAZIONE PROFESSIONALE SPECIFICA

a. OMEOPATIA o MEDICINA OMEOPATICA
Metodo diagnostico, clinico e terapeutico, formulato alla fine del XVIII° secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann, basato su: a) la "Legge dei Simili", che afferma la possibilità di curare un malato somministrandogli, con una prescrizione strettamente personalizzata, una o più sostanze che, in una persona sana, riprodurrebbero i sintomi rilevanti e caratteristici del suo stato patologico; b) sulla prescrizione di medicinali omeopatici unitari (monocomponente), individuati in base a sperimentazione patogenetica pura. La medicina omeopatica comprende due indirizzi metodologici: la medicina omeopatica Unicista e la medicina omeopatica Pluralista/Costituzionalista. La medicina omeopatica presuppone una formazione professionale specifica.

b. MEDICINA ANTROPOSOFICA
Metodo diagnostico, clinico e terapeutico definito come "ampliamento dell’Arte Medica", formulato all’inizio del XX° secolo dal filosofo austriaco Rudolf Steiner e dal medico olandese Ita Wegman, che si avvale di un metodo conoscitivo, fondato su una propria epistemologia, che guida la ricerca delle leggi che stanno a fondamento delle manifestazioni della vita. La medicina antroposofica comprende sia una farmacologia peculiare, tratta da sostanze naturali, sia trattamenti vari come la "terapia delle arti" (cura attraverso attività artistiche), discipline energetiche come l’Euritmia e massaggi come il massaggio ritmico. La medicina antroposofica utilizza medicinali omeopatici unitari e complessi, anche non sottoposti a sperimentazione patogenetica pura, ma comunque fabbricati alla maniera omeopatica o in maniera omologata come tale. La medicina antroposofica presuppone una formazione professionale specifica.

c. OMOTOSSICOLOGIA
Metodo diagnostico, clinico e terapeutico, derivato dalla medicina omeopatica, formulato nella seconda metà del XX° secolo dal medico tedesco Hans Heinrich Reckweg, che si avvale di una sua caratteristica base teorica e metodologica, diversa da quella omeopatica, e di una sua peculiare strategia terapeutica. La parola "omotossicologia" deriva dal concetto di "omotossina" cioè qualsiasi molecola endogena o esogena capace di provocare un danno biologico all’organismo. L’omotossicologia interpreta la malattia come espressione della lotta fisiologica dell’organismo che tende ad eliminare le "omotossine" e/o come espressione del tentativo dell’organismo di compensare i danni omotossici subiti. L’omotossicologia utilizza medicinali omeopatici unitari e complessi, anche non sottoposti a sperimentazione patogenetica pura, ma comunque fabbricati alla maniera omeopatica. L’omotossicologia presuppone una formazione professionale specifica.

II. OMEOTERAPIE CHE NON RICHIEDONO FORMAZIONE PROFESSIONALE SPECIFICA

a. COMPLESSISMO
E’ una terapia che limita le modalità di prescrizione alla semplice sindrome clinico-sintomatologica, senza esigere la classica personalizzazione sul paziente. Non esistono una base teorica o un metodo clinico e prescrittivo peculiari per il complessismo: la prescrizione del complesso omeopatico viene effettuata sugli schemi nosologici della medicina ufficiale, con le stesse modalità del "farmaco" convenzionale; il complessismo utilizza medicinali omeopatici esclusivamente complessi, composti da più unitari in schema fisso. Il complessismo NON presuppone una formazione professionale specifica.

b. IMMUNOTERAPIA OMEOPATICA
E’ una terapia di modulazione del sistema immunitario attraverso sostanze attive sullo stesso, derivate dagli studi della medicina ufficiale. L’immunoterapia omeopatica utilizza medicinali complessi con modalità sovrapponibili al complessismo; l’immunoterapia omeopatica NON presuppone una formazione professionale specifica.

c. ORGANOTERAPIA
La prescrizione del medicinale organoterapico è mirata semplicemente sull’organo da trattare, con effetto di stimolo o regolazione o inibizione delle relative funzioni. L’organoterapia utilizza medicinali unitari fabbricati omeopaticamente, a partire da vari tessuti e organi. L’organoterapia NON presuppone una formazione professionale specifica.

d. ISOTERAPIA
E’ una terapia che non utilizza il rimedio "simile" (omoios), ma "identico" (isos): si somministra cioè la stessa sostanza che ha provocato uno stato patologico, la quale, preparata omeopaticamente, ha un effetto curativo. L’isoterapia utilizza medicinali omeopatici unitari e complessi. L’isoterapia NON presuppone una formazione professionale specifica.

e. ALTRE TERAPIE
I medicinali omeopatici unitari o complessi vengono utilizzati anche in altre metodiche di minore importanza, comunque NON seguendo le modalità di prescrizione omeopatica classica, NE’ avendo necessità di approfondita e articolata formazione professionale.

 

                                                                                                                        Fonte: Il Nuovo medico d’Italia


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