É stato riscontrato che verso i 50 anni almeno la metà degli uomini e il
30% delle donne sia affetto da problemi più o meno gravi di calvizie.
Il numero medio di capelli in un soggetto adulto non affetto da calvizie è di
circa 100.000, distribuiti su una superficie di circa 800 , che rappresenta il
nostro cuoio capelluto. La densità media dei nostri capelli corrisponde quindi
a circa 130 per cm2, valore molto variabile in rapporto a razza,
sesso e geni, non tralasciando età e le diverse sedi del cuoio capelluto.
Una delle tecniche per combattere il problema della calvizie è l’autotrapianto
di capelli.
É un intervento di chirurgia estetica molto eseguito, studiato e messo a punto
40 anni fa negli Stati Uniti, e da lì diffusosi molto rapidamente in tutto il
mondo dimostrando di essere una procedura semplice ed affidabile.
Negli ultimi 10 anni è stato ulteriormente perfezionato consentendo una
ricrescita di capelli del tutto naturale.
Questa tecnica si basa sulla constatazione che anche nei soggetti destinati
geneticamente alle calvizie esiste una regione della nuca in cui i capelli sono
programmati fin dalla nascita ad essere insensibili ai fattori che determinano
le calvizie e mantengono tale caratteristica in qualunque sede vengono
trapiantati; inoltre si tratta di capelli orientati dall’alto verso il basso che
coprono perfettamente la nuca: ciò rende possibile un prelievo anche notevole
senza alcuna variazione della foltezza, dato che si sfrutta l’elasticità
naturale della cute.
Come già accennato l’autotrapianto è un intervento chirurgico quindi
deve essere effettuato da un medico chirurgo assistito da un’èquipe.
L’operazione viene effettuata un anestesia locale e non richiede di norma
degenza.
Il numero di sedute dipende dall’ampiezza dell’area da infoltire, dall’entità
della seduta (standard, estesa o mega-session) e dalla densità che il paziente
desidera ottenere.
Se la zona da infoltire è molto vasta, si procede ad un primo intervento,
durante il quale saranno trapiantati un numero di capelli sufficiente a coprire
l’area calva con una densità accettabile (40-60 capelli
per cm2).
Quando i capelli trapiantati saranno tutti ricresciuti ed abbastanza lunghi, si
potrà valutare se effettuare o meno un secondo intervento.
L’intervento inizia con l’espianto che permette di ottenere i capelli vivi
che verranno trapiantati. Viene prelevata una striscia di cuoio capelluto;
un’accurata sutura rende la zona del prelievo assolutamente invisibile.
L’innesto si effettua tramite delle microincisioni nel cuoio capelluto nelle
quali, per mezzo di micro-strumenti, vengono inseriti i bulbi capilliferi. Le
incisioni sono talmente piccole da rendere superflui punti di sutura: da subito
inizia il processo di attecchimento.
Per quanto riguarda le cicatrici nelle zone infoltite con il
micro-autotrapianto non ci sono. Nell’area da cui vengono prelevati i capelli i
segni sono praticamente invisibili grazie alle tecniche di sutura normalmente
utilizzate in chirurgia estetica. I capelli presenti, poi, nascondono da subito
l’operato del chirurgo.
Non si hanno notizie di effetti collaterali dopo il trapianto ed è
assolutamente impossibile il rigetto perché il sistema immunitario riconosce i
bulbi capilliferi trapiantati come parti dello stesso organismo.
L’intervento è sconsigliato quando il cuoio capelluto è affetto da
alcune gravi malattie (ad esempio alopecia cicatriziale); quando non esistono
capelli nell’area donatrice (alopecia totale o universale) o ce ne sono molto
pochi; quando le condizioni di salute del paziente non sono compatibili con il
tipo di intervento; se esistono difetti della coagulazione; in presenza di
diabete; se il paziente è psicotico; quando si desidera un infoltimento
immediato.
Ma ora proviamo a dare una risposta alle domande più frequenti che ci si
pone di fronte a questo intervento.
Esiste un’età più adatta per sottoporsi all’autotrapianto?
Non esiste un’età più favorevole per sottoporsi all’intervento anche
se appare ovvio che i capelli della nuca, per quanto insensibili alla calvizie,
possono invecchiare come ogni altro tessuto e quindi risultino più vitali in un
soggetto giovane. In pratica il momento più adatto per l’intervento è quando
un soggetto non è disponibile ad accettare la propria calvizie.
I capelli trapiantati hanno la stessa tenuta allo strappo di quelli
normalmente presenti?
Sì hanno la stessa tenuta; inoltre se strappiamo un capello
trapiantato, il bulbo provvederà a produrne subito un latro, come succede con i
capelli normalmente presenti.
Quanto tempo ci mettono i capelli a ricrescere e quanto durano?
Alcuni capelli trapianto riprendono a crescere subito, gli altri
comunque entro il quarto mese. La velocità di crescita è quella naturale di
circa un centimetro al mese, perciò i migliori risultati si ottengono nel giro
dei sei-sette mesi successivi in modo graduale.
L’autotrapianto eseguito correttamente dura per sempre, in quanto i bulbi
trasferiti sono immuni dal rischio di calvizie: infatti mantengono questa
immunità anche se trapiantati in zone dove, in precedenza, si è manifestata
una calvizie.
Dopo quanto tempo si può fare il primo shampoo?
Si può fare dopo 24-48 ore e da quel momento, volendo, anche tutti i
giorni. Nei quindici giorni successivi alla seduta è consigliabile usare uno
shampoo disinfettante; in seguito qualsiasi prodotto, se di buona qualità, va
bene.
Si ringrazia per la collaborazione
Furiato parrucchieri
viale Piave, 9 - Limbiate (MI)
Tel. 02 9964408 - 9961488
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