Verbasco
VERBASCO
Pianta: Vistosa pianta con forma piramidale, dal fusto eretto (2 m), semplice, robusto, ricoperto da lanuggine.
Le foglie, ovate o lanceolate, sono tomentose, quelle basali riunite in una rosetta, quelle sul fusto con breve picciolo. I fiori di colore giallo compaiono in estate-inizio autunno, fittamente riuniti in un lungo racemo.
Habitat, Coltivazione, Raccolta: Cresce allo stato selvatico in Europa ed Asia, in incolti, radure boschive, pascoli. Diffusa dalla pianura alla zona submontana.
Il Verbasco ama il sole e i suoli ben drenati; cresce bene nelle zone temperate-fredde.
Le foglie ben sviluppate si raccolgono in primavera-estate; i fiori si raccolgono all’inizio della fioritura staccandoli dalla pianta.
Storia: Fa parte del genere "Verbascum" consta di 150 specie, presenti in Europa, Asia, Africa e, poche, in America. Il nome deriva dal termine latino "barba", per la fitta peluria o lanugine di cui è ricoperta tutta la pianta.
Un tempo i derivati della pianta furono utilizzati come rimedio contro la tisi (le foglie fresche del Verbascum pholomoides e Verbascum tapsus).
La pianta è anche detta Tasso Barbasso o Barbasco o Candela regia (termine usato perchè i gambi, nella’ntica Roma erano utilizzati come candele durante i funerali e le cerimonie) o Mignottone o Lingua di Bue o Lumino delle streghe (nel Medioevo il Verbasco era associato alle pratiche magiche, e si diceva, con la sua peluria si facevano gli stoppini per le candele).
Uso medicinale e cosmetico: Il Verbasco è ricco di olio essenziale, mucillagine e saponine, è espettorante, diaforetico, antiflogistico, emolliente. La pianta presenta solo utilizzo medicinale ma non cosmetico.
Infuso, decotto, tintura dei fiori per bronchiti acute e croniche e, in genere, per tutte le affezioni delle vie respiratorie (asma, tosse, raucedine); utile anche in caso di artrite.
Contro la gotta: l’erba Verbasco pestata e posta, tramite impacco, in poche ore calma con molta efficacia il dolore così da potere anche camminare
Per uso esterno: cataplasma delle foglie bollite nel latte su geloni ed emorroidi;semicupi e lavaggi con decotto delle foglie per emorroidi, geloni, irritazioni dell’apparato genitale, scottature.
Data la presenza di peli sia sul fusto che sulle foglie, è bene filtrare accuratamente con un telo a trama fitta tutti i preparati a base di verbasco. Se si impiegano fiori è necessario eliminare prima il calice ricco di peli ispidi.
Uso in cicina: Il Verbasco non presenta alcun utilizzo culinario
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