Per scoprire le eccellenze in cucina e i percorsi culinari della tradizione montana valtellinese, assistere in diretta alla lavorazione dei prodotti tipici locali e la manifattura artigianale, come il legno intagliato e la pietra ollare. Dai formaggi ai salumi, dal miele, presentato direttamente dagli apicoltori degli alti alpeggi, ai vini DOC e DOCG. E ancora, la buonissima mela della Valle che fa da protagonista agli scenari creati per l’occasione, al fine di riproporre ai visitatori l’atmosfera della tradizione.
Tradizione e innovazione si incontrano alla 99esima Mostra del Bitto,
XVI Fiera regionale dei Prodotti della Montagna Lombarda e IV Rassegna
Enogastronomica dei Sapori Insubrici, in programma dal 12 al 15 Ottobre
prossimo al Polo Fieristico provinciale di Morbegno. La
manifestazione d’autunno, che mette in vetrina il meglio della produzione
enogastronomica locale e le tipiche lavorazioni artigiane, affonda le radici nel
passato e ogni anno costantemente si rinnova per offrire al visitatore il
miglior risultato.
Alla Mostra del Bitto i prodotti della filiera agroalimentare valtellinese e gli
antichi mestieri rinnovano il connubio con l’ambiente naturale di Valtellina e
Valchiavenna, al fine di promuovere il territorio e le sue risorse, puntando
sulla diffusione della cultura del prodotto tipico locale quale traino per la
promozione turistica dell’intera provincia.
Il Comitato organizzatore è già impegnato nella definizione delle linee guida
per il centenario della Mostra, in programma dall’11 al 14 ottobre 2007 che, nel
riservare un posto d’onore al celebre formaggio Bitto, non mancherà di
introdurre significativi elementi di novità.
Per l’edizione 2006 sono già stati definiti scenografie e layout espositivo:
suggestivi scorci alpini faranno da sfondo agli stand istituzionali, dei
Consorzi di tutela, delle diverse realtà aziendali della provincia e di alcune
vallate limitrofe. A dominare la centrale Piazza dei sapori, accanto alla Casera
che ospiterà i formaggi in concorso, sarà la Cucina della Tradizione, spazio
aperto dalle linee moderne attorniato da salette e aule didattiche, dove si
susseguiranno preparazioni in diretta, degustazioni e corsi di cucina, mentre
nell’area soppalco a deliziare i visitatori saranno i piatti di antica memoria
serviti nell’accogliente atmosfera della Trattoria delle eccellenze di
Valtellina e Valchiavenna.
I vini, la bresaola, i formaggi, le mele, il miele e i pizzocheri saranno
indiscussi protagonisti del viaggio nel gusto che proseguirà anche al di fuori
del quartiere fieristico grazie ad itinerari e manifestazioni speciali:
Con"Morbegno in Cantina", sarà possibile anche seguire degustazioni guidate tra
vini e leccornie tipiche della zona. L’11° manifestazione dedicata alle cantine
del Capoluogo apre il 29 Settembre, per tutto il weekend, e si ripropone anche
la settimana successiva: dal 6 all’8 Ottobre 2006. Vengono proposti diversi
itinerari: il Verde, il Giallo e il Rosso, nella città di Morbegno, l’itinerario
Bianco, invece, permette di scoprire Traona, un Paese confinante.
Sabato 30 Settembre e Domenica 1 Ottobre, o sabato 7 e domenica 8 Ottobre,
potrete partecipare anche all’itinerario speciale: "Gustosando". Il percorso
prevede la scoperta dei borghi antichi di Dazio, Civo e Caspano, dove verrete
accompagnati da guide esperte con una navetta che parte direttamente da Morbegno.
Nell’”Ottobre enogastronomico”, menù tipici a prezzi agevolati proposti da
ristoranti, trattorie e agriturismi della Bassa valle.C’è l’imbarazzo della
scelta anche perchè i menù offerti sono basati su prodotti naturali, locali e
tipici; troverete e gusterete la genuinità tipica della montagna.
Peculiarità di quest’edizione sarà l’apertura di una decina di Cantine a Mello,
frazione caratteristica della Valle dei Cech, con un ampio coinvolgimento del
Mandamento di Morbegno, nella scoperta dei gioielli del sottosuolo.
In contemporanea, nelle vie del Centro Storico di Morbegno, ci sarà il
"Mercatino dell’Artigianato, Antiquariato e Hobbistica", dove potrete entrare in
contatto con persone che da anni coltivano la passione per tutto quello che è
"di altri tempi" e ha fatto la storia dell’Italia che è oggi.
Un po’ di storia
Le origini della Mostra del Bitto si perdono nella notte dei tempi, tra le
alte cime della Valtellina, che svettano fino a sfiorare il cielo.
In alta quota salivano i pastori con le loro bestie per sfuggire alla calura
estiva, e la storia narra che furono i Celti a dare il nome "bitu", che
significa perenne, al formaggio tipico prodotto, che racchiudeva i profumi e gli
aromi delle erbe d’alpe con le quali si nutrivano gli animali.
Con il trascorrere dei secoli i maestri casari hanno affinato la loro tecnica,
hanno tramandato i loro piccoli, grandi segreti di padre in figlio, preservando
la tipicità di un formaggio che ancora oggi conserva immutate le caratteristiche
di un tempo.
La Mostra del Bitto nasce agli inizi del 1800 per celebrare un formaggio ormai
conosciuto ed apprezzato anche nelle valli limitrofe. In autunno, a Morbegno, il
centro della Bassa Valtellina, si davano appuntamento caricatori e pastori che
presentavano le forme prodotte nell’ambito di un concorso che si trasformava in
una grande festa. Da allora, e sono passati quasi cent’anni, la tradizione è
continuata e l’antica Mostra del Bitto è stata valorizzata, quindici anni orsono,
con la creazione della Fiera Regionale dei Prodotti della Montagna Lombarda che
celebra, insieme al re dei formaggi valtellinesi, tutti gli altri prodotti
tipici che hanno reso famose Valtellina e Valchiavenna.
Per maggiori informazioni:
www.mostradelbitto.it
info@mostradelbitto.it
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