Come si armano il rig e la tavola. E come si trasportano e si mettono in acqua
Le fasi principali
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Unattrezzatura ben regolata è più facile da manovrare, garantisce
migliori prestazioni e permette di navigare tranquilli.
Armare da soli consente di verificare lo stato duso dei vari materiali.
Occhio ai nodi ed alle scotte: è sempre buona cosa cambiarle non appena
cominciano a sfilacciarsi! In acqua anche unoperazione banale come
cazzare la vela sulla bugna o sul caricabasso potrebbe risultare
estremamente difficoltosa.
Imparare ad armare e disarmare velocemente la vela è inoltre sinonimo
di sicurezza; potreste trovarvi nella necessità di dover tornare a riva
a nuoto. Dovendo arrotolare il rig in condizioni di precario equilibrio
- ad esempio con onda formata e vento forte - diventa importante farlo
nel minor tempo possibile.
1 - Inserire lalbero nella tasca della vela (fig. a)
2 - Inserire il piede dalbero e cazzare il caricabasso all80%.
Normalmente il piede dalbero è dotato di carrucole e di strozzascotte
che facilitano questa operazione (fig. b).
3 - Fissare il boma allalbero con lapposita maniglia (fig. c).
4 - Fissare la bugna della vela al terminale del boma con lapposito
strozzascotte (fig. d).
5 - Cazzare al massimo il caricabasso.
6 - Tesare le stecche finché spariscono le pieghe sulle tasche (fig.
e).
7 - Regolare laltezza del boma tra le spalle e il mento (fig. f).
8 - Assicurare la cima di recupero alla maniglia del boma e del piede
dalbero.
Consigli pratici
- Armate sempre la vela con la tasca dalbero posta in direzione del
vento, possibilmente su terreni erbosi. La sabbia e il cemento sono
nemici della durata della vostra attrezzatura.
- No0n lasciate spazio inutile tra locchiello dellangolo di bugna e il
terminale del boma e tra locchiello dellangolo di mura (base della
vela) e il piede dalbero.
Controllate il vostro rig. Mettete la vela al vento: se notate delle
pieghe significa che avete commesso qualche errore nel montaggio.
pieghe orizzontali = poca tensione al caricabasso
pieghe verticali = poca tensione alla bugna
è inoltre possibile
modificare leggermente lassetto della vostra attrezzatura al variare
del vento cambiando la tensione della bugna e del caricabasso:
vento debole = media tensione (vela grassa)
vento forte = molta tensione (vela più magra)
Più semplice è armare la tavola; controllate il giusto posizionamento
della deriva e il fissaggio della pinna e dei fermapiedi.
Agganciate la tavola al rig e, dopo aver controllato che il piede
dalbero sia ben fisso, sarete pronti a partire. |
Trasporto
e messa in acqua
Uno dei grandi vantaggi di questo sport, nei confronti della vela, è che,
data la leggerezza e le maneggevolezza dellequipaggiamento, il trasporto e la
messa in acqua si effettuano con particolare facilità.
Un windsurf può essere agevolmente sollevato da chiunque e facilmente
trasportato sul tetto di unautomobile. A questo proposito è bene ricordare che
le barre porta-tutto, opportunamente imbottite, sono le più usate dai surfisti.
Caricate la vostra tavola con la prua in avanti e carena verso lalto. Sopra
mettete il boma, lalbero e la vela. Fissate il tutto con cinghie non elastiche
e larghe almeno 25 millimetri.
NB: occhio al carico sporgente. Va segnalato con apposita tabella!
Il
trasporto dalla spiaggia allacqua dei windsurf tradizionali avviene sempre in 2
momenti: si trasporta la vela e successivamente la tavola, procedendo al loro
aggancio direttamente in acqua (fig. a e b).
Con materiali più leggeri si procede generalmente al trasporto contemporaneo
dello scafo e della vela già agganciati.
Esistono modi diversi a seconda della lunghezza delle tavole. Le più lunghe
(330 cm - 305 cm) vengono sollevate afferrando con una mano la pinna o uno dei
fermapiedi posteriori alzando così la poppa in modo da sfiorare con la prua il
terreno, mentre con laltra si afferra lattrezzatura per lalbero allaltezza
del boma o per il boma stesso, lasciandola fileggiare liberamente (fig. c).
Per
favorire lo slittamento dello scafo sulla sabbia, occorre inclinarlo verso il
bordo esterno. Questa operazione viene effettuata solo in presenza di spiagge
sabbiose, mentre nel caso di rive rocciose o ghiaiose lo scafo e lattrezzatura
vanno portati in acqua separatamente.
Molto più semplice è loperazione con tavole sotto i 3 metri. Dato il peso
ridotto possono essere trasportate agevolmente, sollevando tavola e rig insieme.
Il modo migliore consiste nellafferrare con una mano il fermapiedi anteriore,
appoggiando la vela sulla testa e tenendo lalbero appena sopra o sotto il boma.
Affinché la vela non prenda vento e non si capovolga è necessario mantenere
lattrezzatura con lalbero posto in direzione del vento (fig. d). Un altro
sistema, meno usato del precedente, consiste nel tenere sopra la testa sia la
vela che la tavola rovesciata, in modo da poggiare con la strap sulla vela (fig.
e).
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