I chiaroscuri
E’ possibile che la bellezza sia una questione soggettiva? Finalmente sì! Una
volta, ai tempi di Leonardo, si erano stabiliti dei canoni così precisi - in
fatto di proporzioni e misure - da rendere quasi illusoria la possibilità di
rientrare nei famosi criteri di “bellezza classica” seguita dai più affermati
artisti e pittori dell’epoca.
Poi la moda, col susseguirsi dei tempi, è cambiata e si è adattata ad altri
canoni, dettati, fino agli anni ’60 soprattutto dalle dive del cinema e poi, da
allora fino ai nostri giorni, dalle modelle.
Chi è quindi “bella”? Ormai chiunque, direi! A volte anche le
cosiddette “bruttine” possono avere il loro fascino se, grazie a qualche
accorgimento, si riesce a caratterizzare quello che, a prima vista , può
sembrare un difetto, come un naso particolare od un occhio troppo sporgente.
Quali sono dunque le proporzioni da rispettare? Secondo me, innanzi tutto,
vale il buonsenso, il “colpo d’occhio” che ci indica immediatamente ciò
che è troppo… e tante volte ciò che è esagerato per qualcuna può essere
apprezzabile per un’altra. E allora come decidere ciò che è giusto o no? Mi
spiace dirvi che, in questo senso, serve un po’ di esperienza e, vogliate
concedermelo, dopo tanti anni che faccio questo mestiere, posso rivalermi di
questa prerogativa... ma non vi scoraggiate, sappiate che nulla come la pratica
serve maggiormente a questo scopo.
Un lavoro fondamentale viene innanzi tutto svolto dai chiaroscuri che,
applicati a regola, permettono di armonizzare le proporzioni del viso e dei suoi
componenti.
Le 2 regole essenziali sono che con il chiaro "si apre, si
evidenzia, si mette in rilievo" una zona e con lo scuro l’esatto
opposto, per cui si “chiude, si appiattisce, si fa rientrare”.
Forse vi può sembrare un concetto grossolano, ma vi assicuro che, come nella
pittura, il saper contrapporre i chiaroscuri permette di ottenere veri e
propri miracoli.
Esiste poi una classificazione-base
di cinque tipi di viso - ognuno con le proprie caratteristiche ben
precise - che ci permette di orientarci, almeno approssimativamente, sul tipo di
intervento chiaroscurale da effettuare. E’ logico che, in natura, le tipologie
sono molto più numerose e spesso si hanno visi con caratteristiche miste... Ma
iniziamo almeno ad averne un’idea!
I visi sono: lungo, triangolare con
la fronte larga, triangolare con la fronte stretta, quadrato e tondo.
All’interno di questa suddivisione possiamo precisare che un viso di un certo
tipo può anche essere o lungo o corto e quindi l’intervento sarà misto.
Il discorso si fa complesso ed ho finito lo spazio.. Vi invito allora a
seguirmi: la prossima volta parlerò di visi, delle loro caratteristiche
peculiari e delle correzioni da attuare caso per caso. A presto!
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