E una decisione importante e, come tale, va meditata. Ogni donna deve
sentirsi protagonista del suo parto, libera di scegliere luogo e modalità, in
sintonia con la propria "idea" di maternità.
La
donna che partorisce in casa di solito desidera vivere questevento in tutta la
sua naturalezza, necessità che spesso si scontra con le esigenze organizzative e
la routine ospedaliera. Naturalmente il parto in casa può essere affrontato
solamente da donne che hanno una gravidanza normale e per le quali si prevede un
parto senza problemi. Ci sono molte organizzazioni e associazione che promuovono
il parto in casa, così la donna può partorire nel suo ambiente circondata
dallamore dei suoi familiari e sostenuta da tutta lassistenza necessaria.
Allinterno delle strutture ospedaliere, esistono oggi luoghi attrezzati al
parto naturale, dove si cerca di ricreare una situazione "naturale" senza
macchinari, ma con strumenti indispensabili al parto.
Un
ambiente adatto al parto naturale deve essere provvisto di strumenti come la
sedia da parto, maniglie a cui appendersi, cuscini, dove la donna - in presenza
solo dellostetrica ed eventualmente del proprio marito o compagno - ha il
potere di decidere come portare avanti il travaglio e come partorire, con tutta
lassistenza a sua disposizione nel caso di evoluzione distocica. Questo è molto
più faticoso da parte di chi assiste, i tempi si possono anche allungare, ma
sicuramente cè meno sofferenza per la madre e per il bambino, nel silenzio, con
una luce soffusa: si lascia che il bambino lasci il corpo di sua madre con i
suoi tempi, si lascia che la madre lasci andare il suo bambino con i suoi tempi,
sono i loro tempi, il tempo della natura per quella madre e per quel bambino.
Si
lascia che il parto accada, si aspetta che il cordone smetta di pulsare e solo
in seguito lo si taglia, il bambino viene massaggiato e attaccato subito al
seno, si attende che piano piano il cucciolo entri in contatto con la sua mamma
e il suo papà, un bagnetto veloce fatto dal padre e di nuovo tutti e tre insieme
nel continuo della comunicazione che già cera durante la gravidanza.
Una comunicazione fatta di odore, di parole, di carezze, ma soprattutto di un
magico silenzio.
Il nostro corpo ha una memoria emotiva che viene registrata fin dalla vita
intrauterina, quindi la nostra storia inizia in quel momento; così, come
nasciamo e come è stata la gravidanza segna il primo imprinting del nostro
essere. Una nascita dolce e naturale, in un ambiente non ostile, regala al
bambino una vita futura qualitativamente migliore sotto tutti gli aspetti e fa
vivere alla madre unesperienza indimenticabile e positiva.
Laura Verdi
Esperta di Educazione
prenatale
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